Acquistare: come valutare il prezzo di una moto usata

Acquistare una moto usata può rappresentare un’ottima opportunità per risparmiare, ma come possiamo essere certi di pagare il giusto prezzo? Valutare correttamente il costo di una motocicletta di seconda mano non è sempre semplice e richiede una certa attenzione ai dettagli. Dalla storia del veicolo alle sue condizioni attuali, sono diversi i fattori che entrano in gioco nella determinazione del suo valore. In questo articolo, esploreremo le principali considerazioni da tenere a mente per assicurarci di acquistare la giusta moto al prezzo migliore possibile. Si perché se acquistiamo una moto che è in ottime condizioni, l’affare è stato fatto.

Quando stai per acquistare una moto usata, è importante non farsi prendere dall’euforia. La prima moto che vedrai, soprattutto se sei alle prime armi, sarà probabilmente quella sbagliata. È normale sentirsi attratti da una moto bella e in buone condizioni, ma è importante valutare attentamente tutti i fattori prima di fare un’offerta.

Anche se l’acquisto di una moto può essere un’esperienza emozionante, è fondamentale fare attenzione e valutare correttamente il prezzo che andremo a pagare. Ecco una guida dettagliata su come fare la scelta giusta e non cadere in errori comuni.


Concessionaria o Privato

Quando si decide di acquistare una moto di seconda mano, una delle prime scelte da fare è se rivolgersi a un concessionario oppure optare per l’acquisto da un privato. Entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi che è bene valutare con attenzione. Analizziamo in dettaglio pro e contro di queste due possibilità.

Concessionario

venditore

Acquistare da un concessionario una moto usata presenta alcuni importanti vantaggi:

  • Garanzia legale: i concessionari devono fare riferimento al “Codice del Consumo” D. lgs. 170/2021 e gli articoli dal 128 al 135, che vede il venditore come unico responsabile. Pertanto sono tenuti per legge a fornire una garanzia di conformità di ben 24 mesi sui veicoli usati, questa può essere ridotta a 12 mesi se c’è un accordo tra le parti. Un concessionario non può rilasciare una garanzia inferiore, di 6 o 3 mesi, la legge impone un minimo di 12 mesi quindi in tal circostanza quello indicato dal venditore è nullo. Ciò tutela l’acquirente in caso di difetti occulti non immediatamente riscontrabili, più precisamente da:
    • quantità di precedenti proprietari superiore a quella indicata dal venditore;
    • modifica alla struttura che ne altera l’omologazione;
    • eliminazione di FAP, catalizzatore o altri parti meccaniche/elettroniche;
  • omettere di dichiarare che l’auto venduta è stata oggetto di alluvione;
    • presenza di incidenti non dichiarati di entità grave che ne hanno danneggiato la struttura interna (telaio) o motore.
  • Test dride: prima dell’acquisto è quasi sempre possibile effettuare un test su strada della moto per verificare la rispondenza alle aspettative.
  • Perizia tecnica: il personale del concessionario ha competenze specifiche per valutare lo stato tecnico della moto ed evidenziare eventuali problematiche.
  • Certificazione del chilometraggio: il chilometraggio dichiarato dovrebbe essere certificato e quindi realmente percorso dal veicolo. Possiamo richiederlo per iscritto al concessionario, se è onesto lo rilascerà senza alcun problema.
  • Servizi finanziari. Presso il concessionario è possibile accedere al finanziamento della moto, rateizzando la spesa.
  • Servizio post-vendita: per qualsiasi problema è possibile rivolgersi al concessionario che ha tutto l’interesse di fornire supporto ai propri clienti.
  • Scelta tra vari modelli: in genere presso il concessionario è possibile scegliere tra un ampio ventaglio di moto usate, soprattutto se andiamo da una concessionaria ufficiale di un determinato marchio.

Tuttavia ci sono anche alcuni aspetti negativi da tenere in considerazione:

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  • Prezzi (di solito) più elevati: per coprire i propri costi di gestione, il concessionario applica prezzi solitamente superiori rispetto al valore medio di mercato.
  • Costi extra: possono essere addebitati al cliente spese relative a passaggio di proprietà, documenti, pulizia, igienizzazione ecc.
  • Rischio di “occasioni”: i concessionari più “furbi” e quelli che sono eticamente scorretti (purtroppo sono troppi), può capitare che cerchi di piazzarci moto difficili da vendere applicando dei fantomatici sconti allettanti ma nascondendo magagne o problemi occulti.

Privato

privati

Comprare una moto di seconda mano da un privato presenta anch’esso dei vantaggi.

  • Costo inferiore: senza i costi di gestione del concessionario, i privati possono permettersi di vendere a prezzi mediamente più bassi. Ma attenzione, ultimamente il mercato dell’usato è in rialzo perché la richiesta è aumentata e i motocicli nuovi vengono consegnati dopo mesi di attese. Quindi valutare se effettivamente vi è un risparmio acquistando una moto usata, altrimenti meglio rivolgersi ad un concessionario ufficiale.
  • Occasioni: si possono scovare veri e propri affari, con moto e scooter in ottime condizioni, con pochi chilometri e vendute a cifre vantaggiose.
  • Trattativa sul prezzo: con un privato è quasi sempre possibile trattare sul prezzo, cosa non facile presso un concessionario.
  • Scelta dell’annuncio: monitorando gli annunci è possibile trovare l’esatta moto che si sta cercando nelle condizioni desiderate.
  • Incontro con il proprietario: interfacciandosi direttamente con chi ha usato la moto se ne può valutare meglio lo stato ed il mantenimento.
  • Minore burocrazia: acquistando da un privato ci si risparmia alcune trafile burocratiche legate al passaggio di proprietà.

Di contro però ci sono alcuni rischi e svantaggi:

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  • Nessuna garanzia legale: acquistando da un soggetto privato non si è tutelati in alcun modo in caso di difetti della moto.
  • Difficoltà di prova su strada: molti privati sono restii a concedere test su strada della moto prima della vendita.
  • Rischio di truffe: annunci di privati possono rivelarsi falsi e volti a frodare l’acquirente incauto.
  • Chilometraggio ambiguo: il chilometraggio dichiarato da un privato può essere stato manomesso.
  • Nessun servizio post-vendita: in caso di guasti o difetti non è possibile appellarsi al venditore, dovendosi rivolgere ad altre officine.

In sintesi, concessionari e privati hanno entrambi lati positivi e negativi per l’acquisto di una moto di seconda mano. L’ideale è farsi un’opinione obiettiva valutando con cura la specifica della moto che ci interessa, più che il canale distributivo in sé. Con un po’ di accortezza e rispettando alcuni consigli che ti indicheremo di seguito, si possono fare ottimi affari sia nel privato che presso una concessionaria.

Valutazioni

valutazione

Per essere sicuri di fare un buon affare è fondamentale imparare a valutare attentamente una moto usata, considerando diversi fattori che possono influenzarne il prezzo. Vediamo quali sono gli aspetti da tenere in considerazione.

Chilometraggio

Uno dei primi parametri da controllare quando si valuta una moto di seconda mano è il chilometraggio, ed è anche quello che fa oscillare maggiormente il prezzo. Questo dato indica quanti chilometri ha percorso il veicolo e fornisce un’idea sul suo stato d’uso. Generalmente una moto con un chilometraggio ridotto avrà un prezzo più alto, mentre al crescere dei km il costo tenderà a scendere.

Attenzione però a non fissarsi solo ed esclusivamente su questo valore. Un chilometraggio basso per l’età del mezzo può nascondere una moto poco utilizzata oppure indicare una manomissione del contachilometri. Al contrario, un’alta percorrenza chilometrica non deve necessariamente essere vista come negativa, se il veicolo è stato sottoposto a tagliandi e manutenzioni regolari.

Statistiche

Secondo recenti dati statistici, in media un motociclo percorre circa 6.500 km all’anno. Questa è una media nazionale, dove ci sono le moto da Touring che percorrono in media 11.000 km all’anno, quelle sportive 4.000 km e le naked che in alcuni casi arrivano anche a meno di 3.000 km all’anno.

Una moto che percorre pochi chilometri all’anno o che è rimasta ferma per molti anni, potrebbe presentare ruggine o danni da invecchiamento. Meglio in questo caso optare per una moto che circola tutti i giorni e ha un buono stato di manutenzione.

Anno di immatricolazione

Oltre al chilometraggio, è importante considerare l’anno di immatricolazione. Questo dato fornisce informazioni sull’effettiva “anzianità” del motociclo. A parità di chilometraggio e condizioni, una moto più recente avrà solitamente un prezzo superiore rispetto a un modello più datato.

I motivi sono diversi. Innanzitutto le tecnologie evolvono e un modello degli anni più recenti integra solitamente dotazioni e sistemi più moderni, dall’ABS all’iniezione elettronica. Inoltre, l’estetica di una moto recente risulta più al passo con i tempi. Infine, a parità di chilometraggio una moto più giovane garantisce potenzialmente più anni di utilizzo prima che si presentino problemi meccanici dovuti all’usura.

Tagliandi e interventi di manutenzione

Prima di acquistare una moto di seconda mano è fondamentale verificare lo storico dei tagliandi periodici e degli interventi di manutenzione effettuati, ordinari e straordinari. Una moto che è stata revisionata e sottoposta a controlli regolari secondo quanto previsto dalla casa costruttrice sicuramente avrà un valore superiore sul mercato dell’usato. Meglio una moto con più chilometri ma tenuta bene, che una moto con pochi chilometri e ferma da anni.

Chiedi al venditore di mostrarti il libretto con il tracciato di tutti gli interventi fatti nel corso degli anni. Diffida invece di moto che non hanno una documentazione, se è ufficiale ancora meglio. Questo perché potrebbero nascondere carenze manutentive o addirittura danni gravi al motore o ad altri componenti interni.

Condizioni della moto

moto incidente

Oltre alla documentazione predetta, per valutare il prezzo di una moto usata è essenziale considerarne le effettive condizioni. Controlla con attenzione le carene alla ricerca di eventuali segni di cadute, graffi, ammaccature o tracce di ruggine. Verifica che tutti i comandi funzionino a dovere, i sistemi di sicurezza siano funzionanti e che il motore non presenti perdite di olio né emetta rumori anomali.

Aiutandosi con una torcia, inizia osservando la vernice e che il riflesso della luce sia omogeneo e non presenti anomalie tipo: punti più illuminati, onde nei riflessi e bolle di vernice. Inoltre, osservare il motore, l’impianto frenante e le sospensioni da vicino, e accertiamoci che non ci siano perdite di olio.

Provare la moto su strada per identificare possibili malfunzionamenti, vibrazioni eccessive o difetti di trasmissione. Eventuali imperfezioni estetiche o meccaniche comporteranno inevitabilmente una svalutazione del prezzo rispetto al valore di listino della moto. Più un usato si presenta integro, privo di difetti ed efficiente, più manterrà un costo elevato nel tempo.

Accessori e dotazioni extra

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Gli accessori e le dotazioni supplementari montati su una moto possono aumentarne il valore di mercato in maniera anche considerevole. Dai classici bauletti agli specchietti retrovisori, dalle protezioni per il motore alle pedane aftermarket, ogni extra va opportunamente conteggiato nel prezzo finale del mezzo usato. Lo stesso discorso vale per i ricambi forniti assieme alla moto, come ad esempio un treno di gomme nuove o alcuni componenti sostituiti di recente. Tutto ciò che incrementa la dotazione di serie del motociclo ne accresce proporzionalmente il costo sul mercato dell’usato.

Ma non sempre è così, perché dietro a una modifica delle carenature, scarico o altri accessori esterni, possono nascondersi dei precedenti incidenti. Chiedere al venditore il motivo del cambio di accessoristica o almeno, richiedere di fornire tutti i pezzi originali che sono stati rimossi, così da essere sicuri che non siano stati danneggiati a seguito di un’incidente.

Modello, cilindrata e allestimento

Il modello, la cilindrata e l’allestimento sono aspetti determinanti da considerare nel valutare una moto di seconda mano. Modelli di grande prestigio e maggiore cilindrata manterranno sempre quotazioni più elevate. Lo stesso dicasi per allestimenti full optional, che giustificano prezzi superiori.

Ad esempio, a parità di chilometraggio e anno di immatricolazione, una BMW R1200 GS sarà proposta a una cifra notevolmente più alta rispetto a una BMW G310R di cilindrata minore. E una Honda Africa Twin Adventure Sport con dotazioni top, borse in alluminio e accessoristica extra, avrà un costo superiore rispetto a una più economica Africa Twin standard.

Quotazioni di mercato

Per farsi un’idea del potenziale valore di una moto usata, un parametro imprescindibile sono le quotazioni di mercato. Siti specializzati pubblicano periodicamente listini che riportano il prezzo medio per i vari modelli di moto, sulla base di dati raccolti su tutto il territorio. Ma osserviamo anche gli annunci in regioni vicine a noi, così da avere una panoramica completa sul reale valore di mercato.

Confrontando l’annuncio che abbiamo trovato con le quotazioni, è possibile capire se il prezzo richiesto è in linea con il mercato, oppure se è troppo alto o troppo basso rispetto alla media. Questo confronto aiuta a individuare possibili affari ma anche eventuali fregature. Attenzione che le quotazioni si riferiscono sempre a modelli in ottime condizioni, dunque dovrai richiedere di abbassare il prezzo facendo leva sul valore di mercato, se la moto che stai valutando presenta difetti estetici o meccanici.

Prezzo di vendita a nuovo

Per inquadrare meglio il valore dell’usato, può essere utile conoscere il prezzo di listino a cui la moto in questione veniva venduta quando era ancora nuova. Queste informazioni si trovano facilmente online o su listini ufficiali delle case.

Confrontando il costo attuale con il prezzo di vendita a nuovo è possibile farsi un’idea più precisa del deprezzamento del motociclo e di quanto il suo valore si sia ridotto nel corso degli anni. Una moto nuova, dopo il primo anno perde circa 20-25% del suo valore e negli anni successivi perde all’incirca il 10%: ma questo è solo un dato teorico, lontano da quello che sta vivendo il mercato odierno. Difatti, non è raro vedere moto a prezzi superiore alla madia, e in casi folli, anche superiore al prezzo del listino a nuovo. Ma i folli e i sognatori ci sono sempre stati.

Stato di conservazione generale

moto perde olio

Dopo aver passato in rassegna i vari elementi specifici, è bene infine considerare lo stato di conservazione generale della moto nel suo complesso. Poniti queste domande:
qual è l’impressione d’insieme che ti trasmette?
Come è stata mantenuta?
Risulta curata o trascurata?
Si presenta come usurata oppure integra?

Spesso il modo in cui una moto è stata utilizzata e conservata si evince da piccoli dettagli, vediamo alcune chicche.

Quelle più facili da vedere sono: la pulizia delle carene, l’uso di una copertura quando è ferma e la lubrificazione della catena.

Ma se guardiamo oltre, dobbiamo andare a verificare che:
alzando i pedali poggiapiedi anteriori, verifichiamo che non ci siano incisioni o tagli, sintomo che la moto è caduta o ha toccato i pedali in una curva;
lo pneumatico se risulta consumato e graffiato in prossimità della spalla (parte più esterna), sta a significare che il guidatore è solito “chiudere le curve” con il ginocchio in terra;
da fermi, sedendosi sulla moto, tirando il freno anteriore e spingendo sulle sospensioni anteriori, accertarsi che non arrivino a fine corsa e di non udire un suono secco, una sorta di “TAC“, questi sono sintomi di ammortizzatori usurato o arrivati a fine vite.

Una moto che denota attenzioni da parte del proprietario manterrà quotazioni più elevate anche a parità di chilometri ed età.

Domanda e offerta

Il valore dell’usato, così come per ogni altro bene di seconda mano, è determinato principalmente dall’incontro tra domanda e offerta del mercato. Se in un certo periodo il numero di moto offerte in vendita dai proprietari è particolarmente elevato, mentre la richiesta da parte di potenziali acquirenti è bassa, ecco che il prezzo dell’usato tenderà a diminuire.

Viceversa, in presenza di una forte domanda di moto usata, a fronte di una scarsa disponibilità di unità presenti sul mercato, il valore di vendita sarà destinato ad aumentare. Oggi viviamo in un’epoca in cui c’è un alta richiesta di moto, il mercato del nuovo va a rilento per problematiche di approvvigionamenti, ed ecco che l’usato schizza alle stelle. In molti casi vengono proposti moto di modelli non più in produzione ad un prezzo molto vicino a quello del listino aggiornato a oggi.

Tuttavia, domanda e offerta non sono gli unici fattori che influenzano le quotazioni dell’usato. Anche se hanno un peso molto rilevante al giorno d’oggi, il modello, l’anno di immatricolazione, il chilometraggio e lo stato di conservazione e manutenzione della moto impattano notevolmente nel suo valore.

Conclusioni

Valutare correttamente una moto usata non è semplice, ma seguendo i consigli visti puoi fare una stima precisa del suo potenziale valore di mercato. Tieni conto di chilometraggio, immatricolazione, tagliandi fatti, stato d’uso, accessori presenti e quotazioni di settore. Con un po’ di esperienza saprai riconoscere le occasioni da non lasciarti sfuggire e potrai acquistare la tua prossima moto di seconda mano con la consapevolezza di aver fatto un buon affare. Buona ricerca e buon divertimento su due ruote!

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