Il motociclismo è uno stile di vita, un mondo affascinante, ma porta con sé anche enormi rischi che ogni motociclista deve saper gestire. Infatti, l’asfalto nasconde pericoli che possono trasformare un viaggio in moto in un evento tragico. In Italia, le statistiche sugli incidenti in moto sono in crescita, con un aumento del 12% delle vittime nel solo 2022-2023. Questi dati, fanno crescere l’attenzione sulla sicurezza, che diventa sempre più un argomento importate per ogni motociclista. Ma come possiamo divertirci e proteggerci al meglio, dentro e fuori le piste, senza però trascurare la sicurezza?
In questo ci vengono in aiuto i numerosi dispositivi di protezioni come: casco, protezioni rigide, paraschiena e da un po’ di anni, gli airbag per moto. Questi dispositivi, sono una delle soluzioni più innovative in termini di equipaggiamento di sicurezza, offrono una protezione senza precedenti in situazioni critiche e, in alcuni casi, riducendo drasticamente le lesioni al corpo. Questo articolo si propone di esplorare in profondità il mondo degli airbag per motociclisti, dalla loro storia, al funzionamento tecnologico, fino ad arrivare ai consigli pratici per la scelta e l’acquisto di un nuovo Gilet Airbag. Insieme, esploreremo come questa tecnologia sta plasmando il futuro della sicurezza in moto, proteggendo i motociclisti e salvando delle vite.
Storia degli AirBag
Gli airbag per moto, nonostante siano ora considerati un elemento importante per la sicurezza dei motociclisti in strada e diventato ormai indispensabile nei motomondiali (MotoGP e SBK), dove non sono sempre stati presenti.
Gli inizi degli airbag per moto possono essere tracciati intorno agli anni ’90, quando i primi prototipi cominciarono a fare la loro comparsa in MotoGP. Inizialmente, questi dispositivi erano rudimentali e non offrivano la sofisticata protezione disponibile che hanno oggi. Tuttavia, rappresentavano un passo significativo verso la creazione di un ambiente di guida più sicuro per i motociclisti. Questi dispositivi, solo ultimamente, sono diventati di largo consumo e disponibili a un prezzo relativamente “accessibile”. Ma come funzionano? Quali sono i costi?
I test dei Piloti
Sebbene il brevetto degli airbag per moto risalga agli anni ’70, è stato solo verso la fine degli anni ’90 che piloti di calibro mondiale della MotoGP e del Tourist Trophy hanno iniziato a metterli alla prova. Nomi come Valentino Rossi, Marc Marquez e Guy Martin sono stati dei veri “pionieri” degli airbag da moto, testando sulla propria pelle questo accessorio oggigiorno diventato vitale. Le loro esperienze, le cadute e gli incidenti che hanno subito, hanno contribuito a testare l’efficacia di questo sistema di sicurezza passivo (si attiva in automatico senza l’intervento del motociclista).
Un episodio che ha catturato l’attenzione globale è stato l’incidente di Marc Marquez, che è caduto alla velocità folle di 337.9 km/h, con una decelerazione (teorica) di 25g. Quest’ultimo dato, però, rimane teorico, poiché gli accelerometri che misurano la decelerazione avevano raggiunto il loro limite massimo registrabile (che è molto inferiore ai 25g).
L’incidente è avvenuto durante una sessione di prove libere del Venerdì in MotoGP, quando Marquez è caduto in prossimità della curva “San Donato”. La telemetria dell’incidente ha fornito dati affascinanti, inclusi quelli relativi all’attivazione dell’airbag integrato nella sua tuta.
Il sistema di sicurezza passivo ha identificato una situazione di pericolo a 337.9 km/h in soli 0.025 secondi, attivando l’airbag circa 0.080 secondi prima che Marquez entrasse in contatto con l’asfalto. Il meccanismo di gonfiaggio si è attivato e, in un intervallo di 0.050 secondi, l’airbag era completamente espanso, offrendo una protezione immediata nei momenti dell’impatto tra il pilota e la strada. La telemetria durante la caduta al suolo, ha registrato ulteriori impatti a 1.2 secondi, 1.9 secondi, 2.3 secondi e 3 secondi dopo l’attivazione dell’airbag. Incredibilmente, in altri tempi sarebbe stato un evento drastico, ma Marc Marquez è emerso illeso dall’incidente. La tecnologia, l’ingegneria e l’innovazione, hanno permesso al pilota di correre nelle gare successive senza problemi rilevanti.
Come funziona il Gilet Airbag?
I gilet airbag, progettati con un’attenzione particolare alla praticità e alla sicurezza del motociclista, solitamente, vengono concepiti per essere indossati sotto la giacca da motociclismo.
A differenza delle protezioni statiche tradizionali, come il paraschiena e il casco, gli airbag per moto presentano una capacità di dissipazione dell’energia d’impatto che è circa 20 volte superiore. Questo significa che l’energia che viene dissipata dall’airbag, non riesce a raggiungere il corpo, e di conseguenza, non provoca lesioni al motociclista. L’airbag, infatti, è progettato per assorbire completamente tale energia, fungendo da scudo durante gli incidenti.
Meccanismo di attivazione
Gli airbag per moto si differenziano principalmente in due categorie: meccanici ed elettronici, ciascuno con un proprio meccanismo di innesco per il rilascio del gas e il conseguente gonfiaggio della sacca d’aria.
- Airbag Meccanici: soprattutto quelli più economici, operano tramite un sistema meccanico (cavo) collegato direttamente alla moto. Questo airbag si attiva quando il cavo viene tirato con una forza superiore a un certo limite (di solito 30 kg) durante un incidente, rilasciando CO2 da un serbatoio e gonfiando l’airbag all’istante. Sono facilmente riutilizzabili e non richiedono batterie.
- Airbag Elettronici: sono quelli più costosi, operano attraverso diversi sensori avanzati, come accelerometri e giroscopi. Questi airbag utilizzano algoritmi sofisticati per rilevare quando il corpo è sottoposto a forti accelerazioni (o rotazioni), quindi un incidente, così da attivare l’airbag e offrire una protezione tempestiva.
Tempo di Gonfiaggio
Una volta attivato l’Airgag il meccanismo va a perforare un sigillo metallico che si trova su una bomboletta di CO2, liberando il gas e gonfiando rapidamente il gilet in un tempo estremamente breve, per essere precisi, meno di 0.25 secondi. Questa rapidità è cruciale per assicurare al motociclista una protezione immediata nel momento dell’impatto al suolo.
Normative e statistiche
Sebbene in Italia l’utilizzo degli airbag per moto non sia ancora obbligatorio per legge, per essere immessi nel mercato devono soddisfare specifici requisiti e ottenere l’omologazione europea (EN1621/4). Questa, fa si che ci siano alti standard in termini di tempo di gonfiaggio e affidabilità del sistema.
Gli studi condotti durante i crash test rivelano dati impressionanti riguardo l’efficacia degli airbag per i motociclisti. Ad esempio, si è osservato che i danni da trauma cranico possono essere ridotti fino all’83% con l’uso di un gilet airbag. Gli esperti del settore e gli sportivi, concordano sul fatto che l’utilizzo di airbag è fondamentale non solo per i giri in pista, ma anche viaggi quotidiani che si effettuano a casa-lavoro, dove avvengono la maggior parte degli incidenti con lesioni gravi.
Sebbene il gilet airbag non offra una protezione completa per ogni parte del corpo del motociclista, il suo ruolo può essere decisivo nel ridurre le lesioni e le fratture. In alcuni casi, l’uso degli airbag può letteralmente fare la differenza tra la vita e la morte.
Costi
Gli airbag per i motociclisti, oltre ad essere un investimento fisico, perché occorre indossare un gilet o una giacca da moto più pesante del solito, sono un investimento anche economico. Con una gamma di prezzi che spazia dai 150 a oltre 1000 euro, ci vediamo sommersi di caratteristiche tecniche e informazioni che non siamo in grado di gestire.
Ma il mercato è molto più ampio di quello che sembra, ed è in continua evoluzione. Ci sono una moltitudine di opzioni e, di conseguenza, una scala di costi che può variare notevolmente. È possibile anche imbattersi in offerte accattivanti a partire da circa 150€, che noi sconsigliamo perché sono poco efficaci e spesso non sono omologati per la guida in moto, ma solo per bici o equitazione. Ma alcuni modelli, in base alle funzionalità e alla marca, soprattutto quelli omologati e con caratteristiche elettromeccaniche di spicco, possono facilmente superare la soglia dei 1000€.
La variazione dei costi è strettamente legata anche alle tipologie di dispositivi disponibili sul mercato: si va da semplici gilet, ideali per chi cerca una soluzione pratica e immediata, che si gonfiano all’esterno della giacca. Fino ad arrivare a giubbotti con airbag integrati, che combinano protezione e stile in un’unico accessorio. Un ulteriore fattore rassicurante è quasi tutti i modelli di airbag possono essere riutilizzati dopo l’attivazione. Generalmente, occorre sostituire solo la bomboletta di CO2, con poche manovre, il nostro dispositivo sarà nuovamente funzionante e pronto a proteggerci, a meno che il materiale dell’indumento non presenti danni o forature a seguito della caduta.
Manutenzione e Cura dell’Airbag per Moto
- Controllo Regolare: verificare periodicamente lo stato dell’airbag, assicurandoci che non ci siano danni o strappi evidenti.
- Sostituzione CO2: Dopo ogni attivazione, assicuriamoci di sostituire la bomboletta di CO2 seguendo le indicazioni del produttore.
- Pulizia: seguiamo sempre le istruzioni per la pulizia e l’eventuale lavaggio del dispositivo secondo quando riportato dal produttore, evitando sempre, prodotti corrosivi o additivi forti che possano danneggiare i materiali.
- Riparazioni: in caso di danni visibili o presenti, rivolgiamoci ai centri specializzati o contattiamo il servizio clienti.
- Conservazione: quando non viene utilizzato per lunghi periodi, conservare la giacca o l’airbag in un luogo asciutto e lontano da fonti di calore.
Riflessioni
Dall’analisi dei costi, fino ad arrivare alla manutenzione e alla comparazione tra diversi modelli disponibili, abbiamo cercato di fornire uno sguardo informativo su questo dispositivo salvavita. Ogni viaggio, ogni avventura in moto, porta con sé un bagaglio di emozioni, paesaggi e esperienze uniche, che tuttavia devono sempre viaggiare a braccetto con l’attenzione alla propria incolumità e a quella degli altri.
Gli airbag per moto rappresentano una delle tecnologie più avanzate nel panorama della sicurezza passiva per motociclisti. La loro diffusione e continua evoluzione tecnologica sono pilastri fondamentali per ridurre la quantità di lesioni dovuti dagli incidenti stradali.
In un’epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante, l’integrazione di dispositivi come gli airbag nei nostri viaggi quotidiani diventa non solo una scelta consapevole ma un dovere verso noi stessi e chi trasportiamo. La strada è un ente vivente, pulsante, che ci chiede rispetto e attenzione: proteggiamoci sempre, in ogni viaggio, con la migliore tecnologia disponibile e con la consapevolezza che la vera libertà è poter raccontare sempre nuove avventure in moto.
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