Chiunque abbia mai guidato una moto o un’auto, avrà sicuramente sentito parlare di persone che riescono a cambiare marcia senza utilizzare la frizione. Questa non è una leggenda, ma è esattamente quello che sembra, cioè inserire una marcia senza l’ausilio della leva frizione. In questo articolo daremo le nozioni basi per eseguire questa manovra, inoltre vedremo cosa può provocare un cambio errato e in quali occasioni è consigliato praticarlo.
Se ci stiamo chiedendo se è possibile effettuare questa manovra in sicurezza, ma soprattutto, se si danneggia la trasmissione della moto, sei nel posto giusto.
Sono veramente in tanti i motociclisti che utilizzano questa tecnica, soprattutto chi frequenta spesso i circuiti. Effettivamente è una procedura che nasce in pista e torna utile in fase di accelerazione. Il fine di questa manovra è sempre lo stesso, andare veloci, sempre più veloci, e migliorare i tempi sul giro. Sono molti i motociclisti, anche esperti, che si domandano se questa procedura danneggia la trasmissione? Ebbene, questa tecnica può essere realizzata in sicurezza e senza alcun danno al cambio se eseguita bene, ma vediamo perché.
Indice
- Cambiare marcia senza frizione
- Dove può essere utilizzata
- Funzionamento del cambio
- Scaricare la frizione
- Cambiare marcia senza frizione
- Scalare marcia senza frizione
- Cosa evitare
- I danni che si possono causare
- Domande e risposte
Cambiare marcia senza frizione
Vogliamo subito rispondere alla domanda principale di questo argomento. Cambiare marcia senza l’uso della frizione è possibile e, se fatto bene, non danneggia gli ingranaggi della trasmissione. Questa procedura viene spesso utilizzata dai motociclisti che vogliono ridurre quel tempo di “vuoto” che passa tra una marcia e l’altra. Chi pratica le piste effettua questa manovra di continuo, così da ottenere cambi di marcia veloci e fluidi. Se viene effettuata in maniera corretta e si segue la procedura di seguito elencata, non si danneggia in alcun moto il motore e la trasmissione.
Ma occorre precisare che questa manovra su alcune moto risulterà semplice, su altre un po’ meno. Quindi se effettuando questa procedura riscontriamo che le marce entrano con difficoltà, non forziamo l’ingranaggio perché si potrebbe danneggiare irrimediabilmente. Sulle moto supersportive, naked e cross, non dovremmo rilevare difficoltà. Contrariamente, su moto touring, storiche e cruiser l’innesto sarà un po’ più duro.
Dove può essere utilizzata
Gli incidenti capitano e possono accadere anche nei luoghi più sperduti del globo. Uno dei particolari della moto soggetto ad usura è il cavo frizione, che potrebbe rompersi e spezzarsi. Per questo imparare la tecnica del cambio di marcia senza l’uso della frizione può tornare utile in diverse condizioni.
Alcune moto possono essere molto pesanti e se dovessimo cadere in terra, anche da fermi, una delle prime cose che si danneggiano sono le leve del freno e della frizione. Se si spezza la leva del freno, possiamo sempre utilizzare il pedale posteriore per rallentare. Ma cosa succede quando si rompe la leva della frizione? In questo caso o siamo armati di cavi extra, fascette, pinza e nastro, o riusciamo a far partire e camminare la moto senza frizione. Ci sarebbe anche una terza strada, che è quella di chiamare il carro attrezzi, ma per quest’ultima basta che il cellulare sia carico.
Questa trucco non torna utile solo per le emergenze, ma è importante per chi vuole imparare a effettuare cambi veloci e fluidi quando va a correre in pista. Infatti ridurre al minimo i momenti di vuoto, in cui non si accelera e non si frena, è fondamentale per ottenere degli ottimi tempi sul giro.
Funzionamento del cambio
Per conoscere il perché la trasmissione non si rompe, facciamo un breve sunto sul funzionamento. Come abbiamo spiegato nell’articolo “il funzionamento della frizione” si tratta di un insieme di ingranaggi e dischi posizionati uno sull’altro.
Per facilitare la comprensione, utilizzeremo dei semplici ingranaggi. Precisando che la frizione di una moto può essere di diverso tipo, quella più utilizzata si chiama multidisco. Questa ha diversi dischi impilati uno sull’altro, ma non utilizzeremo questa perché è difficile da spiegare in poche righe. Vediamo in linea teorica il funzionamento con una coppia di ingranaggi.
Guardando i due ingranaggi notiamo che entrambi si toccano in modo diverso.
Nell’immagine n°1 quando si accelera, l’ingranaggio A spinge su quello B è la moto si muove in avanti. Semplice, un ingranaggio è attaccato all’albero del motore e un’altro alla trasmissione della ruota posteriore, il primo trascina (o spinge) l’altro.
Questo processo avviene anche quando si rallenta, se osserviamo l’immagine n°2 notiamo che l’ingranaggio B ruota a una velocità inferiore, così rallenta l’ingranaggio A e di conseguenza diminuire la velocità della moto (freno motore).
Adesso per un cambio di marcia standard con l’uso della frizione, dobbiamo semplicemente staccare i due ingranaggi tra loro. Per fare questo tiriamo la leva della frizione e facciamo allontanare i due ingranaggi così da inserire la marcia e per poi farli toccare nuovamente.
Scaricare la frizione
Adesso arriva il bello, ritorniamo al momento prima di cambiare marcia. Ebbene, nell’esatto instante in cui si rilascia la manopola dell’acceleratore, prima ancora che la moto inizi a rallentare, vi è un momento in cui i due ingranaggi non si toccano (vedi immagine ). Questo potremmo chiamarlo momento di “scarico della frizione” ed e l’attimo esatto in cui noi possiamo inserire la marcia senza danneggiare gli ingranaggi. Questa è la teoria, ma vediamo nella pratica come possiamo fare.
Tempismo
Da questo processo possiamo confermare che il segreto per cambiare marcia senza l’uso della leva frizione è il tempismo. Il funzionamento teorico è quello visto in precedenza, ma nella pratica si possono avere delle difficoltà. In effetti, potrebbe non funzionare bene quando si effettua una scalata di marcia o quando cercheremo di passare dalla prima alla seconda, di seguito vedremo perché.
Quindi, tutto quello di cui abbiamo bisogno è un pizzico di pazienza e tanta buona volontà. Le difficoltà maggiori nel cambio di marcia si incontrano quando la trasmissione è sotto sforzo e questo avviene a bassi e ad alti regimi del motore. Quindi il segreto è stare sempre nel mezzo, che oltre a non affaticare il motore, si ottiene un buon risparmia di carburante. In conclusioni, per effettuare il cambio marcia senza frizione bisogna “mollare” il gas per un’instante e eliminale lo “sforzo” a cui è sottoposta la trasmissione durante la normale marcia. Dopo aver ridotto al minimo questo carico di energia, il cambio di marcia sarà più fluido e semplice.Adesso che siamo pronti a cambiare marcia, entreremo nel vivo della questione.
Cambiare marcia senza frizione
Sei pronto a cambiare marcia? vediamo la procedura da compiere
Posiziona la punta del piede sotto la leva del cambio e applica una leggera pressione verso l’altro. Impiegare una forza tale da tenere la leva sotto sforzo e in costante pressione. Adesso che il piede spinge sulla leva, è arrivato il momento di fare una sorta di “sgasata” al contrario. In sostanza bisogna lasciare velocemente il gas e riprenderlo nuovamente, senza toccare in alcun modo la leva della frizione.
In questo preciso momento, la trasmissione ha scaricato tutta l’energia accumulata durante l’accelerazione, per cui la frizione toglie la pressione dagli ingranaggi del cambio e consente alla moto di passare alla marcia successiva senza l’uso della frizione. La leggera pressione che si applica alla leva del cambio, dovrebbe essere sufficiente a far saltare letteralmente la trasmissione alla marcia successiva, senza creare alcun danno.
Ricorda che tutti questi passaggi devono avvenire in modo molto veloce, quindi basta meno di un secondo per compiere l’intera manovra di cambio marcia. Con la giusta e costante pratica, si inizierà a sentire il punto cosiddetto “debole” della trasmissione dove sarà possibile alzare la leva del cambio e inserire la marcia. Tutta questione di esercizio. Quindi ricapitoliamo brevemente i passaggi da effettuare:
- arrivati nel momento in cui abbiamo decido di effettuare il cambio;
- applicare con la punta del piede una leggera pressione sulla leva del cambio;
- abbassare e alzare velocemente la manopola dell’acceleratore;
- il gioco è fatto, la marcia dovrebbe inserirsi senza alcuna difficoltà.
Scalare marcia senza frizione
La procedura in linea teorica potrebbe funzionare anche in scalata, ma è sconsigliato perché più difficile da praticare e la probabilità di danneggiare gli ingranaggi del cambio è più alta. Ma per chi volesse provare, la tecnica è sempre la stessa.
In sostanza bisogna far scendere i numeri di giri fino al momento di effettuare la scalata di marcia. Adesso occorre premere con la punta del piede sul pedale del cambio, senza forzare troppo ma tendendolo sotto pressione. A questo punto bisogna dare un colpo di acceleratore, magari aiutandosi con il freno per controllare la velocità, e infine attendere che la marcia si inserisca. Questa manovra non viene praticata spesso perché non si ottiene alcun vantaggio, anzi si perde ancor più tempo nel controllare il numero di giri e nel fare “il gioco dell’acceleratore”. Infine, la scalata di marcia senza frizione richiede maggiore praticità, attenzione e tecnica.
Ad ogni buon modo, potresti utilizzare una di queste procedure in situazioni di emergenza. Magari ti trovi su una strada pericolosa e la leva o il cavo frizione sono danneggiati.
Cosa evitare
La tecnica base del cambio senza l’uso della frizione si applica bene quando si cerca di passare dalla seconda marcia a una superiore. Con questo teniamo a precisare che è sconsigliata questa manovra tra la prima e la seconda marcia. Il motivo è semplice, si possono riscontrare enormi difficoltà nel bypassare “il folle” (nessuna marcia inserita) e l’inserimento della marcia sarà molto dura.
I danni che si possono causare
Se si sbaglia ad innestare marcia, qual’è il danno che può provocare alla moto? Pariamo dalla cosa minore che può succedere quando si inserisce in modo errato una marcia ed è un violento colpo alla schiena dovuto dall’albero motore che spinge con forza sulla trasmissione per far entrare la marcia. Mentre nella peggiore delle ipotesi, il danno può essere molto più rilevante. Infatti inserire continuamente marce in modo errato, può portare al piegamento o addirittura la rottura di uno, o più denti dell’ingranaggio del cambio.
L’intera trasmissione è sigillata e contiene olio che ha la funzione di limitare l’usura e di impedire l’attrito tra gli ingranaggi che entrano in contatto. Per verificare se sono presenti anomalie nella trasmissione o rotture, è possibile controllare l’olio al suo interno, ma non tanto il colore, più che altro il materiale presente nel fluido. Usando un semplice passino da cucina, possiamo verificare che non ci sia materiale e frammenti di metallo. In tal caso, rivolgiti ad un professionista per il controllo della trasmissione perché potresti aver scheggiato qualche
Domande e risposte
- Si può partire da fermi senza l’uso della frizione?
- Si, tuttavia bisogna portare la moto in folle e partire direttamente con la seconda. In tale circostanza è consigliabile essere in discesa e far camminare la moto per qualche metro a folle, così da evitare uno stallo e spegnimento della moto
- Posso scalare e inserire marce nel caso si dovesse rompere il cavo frizione?
- Si, in caso di emergenza e per ritornare a casa, o in un’area di sicurezza, possiamo forzare il cambio a inserire e scalare le marce, anche se a lungo andare (scalare) potrebbe influire negativamente sull’usura della trasmissione.
Conclusioni
Ora che hai una visione chiara su quando e come cambiare marcia senza l’uso della leva della frizione, prova questa tecnica in luoghi sicuri e con strada libera da veicoli. Poiché questo trucchetto ha il vantaggio di migliorare la velocità in accelerazione, andrebbe utilizzato in circuito dove non ci sono pericoli e intoppi.
Dopo aver imparato i passaggi da effettuare e con la giusta pratica, riuscirai sicuramente a padroneggiare la tecnica senza l’uso della frizione. Noi consigliamo di utilizzare il cambio senza frizione solo in caso di emergenza o se andiamo in pista, perché il rischio di sbagliare tempo, soprattutto all’inizio, è troppo alto.