Abbiamo sempre parlato di autovelox e dei limiti di velocità, ma chi decide qual’è quello giusto per una determinata strada? Questo è il quesito che si sta ponendo chi ha preso una multa, e spesso questa domanda viene fatto agli avvocati in fase di ricorso. I regolamenti e i limiti di velocità sulle strade italiane hanno, tra le altre, lo scopo di limitare gli incidenti. Secondo alcune statistiche, limitare la velocità renderebbe il traffico più fluido e scorrevole. Ma l’argomento trattato questa volta riguarda soprattutto il “chi decide i limiti di velocità su una determinata strada?”
Qualunque sia il motivo di questa domanda o l’opinione rispetto ad alcuni limiti di velocità, potrebbe essere interessante vedere il processo di determinazione dei limiti di velocità sulle strade del territorio Italiano. Molti penseranno che siano standard e scelti tutti dal CDS (codice della strada), ma non è affatto così. Quindi, vediamo cosa c’è dietro ai limiti di velocità che troviamo sulle strade e da chi vengono fissati.
Indice
- Il primo limite di velocità
- Il limite di velocità più alto
- Lo scopo dei limiti
- Quali sono i limiti in italia
- Multe e sanzioni
- Chi stabilisce i limiti di velocità
- Come vengono stabiliti i limiti?
- Domande e Risposte
- Conclusioni
Il primo limite di velocità della storia
Risulta interessante sapere che esiste una data ben precisa sul primo limite di velocità introdotto da un ente legislativo. Questo non è avvenuto in Italia, ma nel Regno Unito. Il primo limite di velocità che la storia abbia mai visto è stato introdotto dal parlamento inglese con il Locomotive Act, noto anche come Red Flag Act che significa “Legge della bandiera rossa”.
La data del primo limite di velocità risale al 1861, ben oltre 150 anni fa. Il primo limite era di 16 km/h per le strade di campagna e ben 8 km/h per quelle di città. Solo pochissimi anni dopo, nel 1865, quel limite venne ulteriormente abbassato a 6 km/h . Guardando oggi sembrano limiti folli, ma un tempo aveva un senso la scelta dei 6 km/h.
"La Red Flat ACT stabiliva che un autovettura dovesse essere accompagnata da 3 persone: un autista, un fuochista e un uomo con la bandiera rossa che camminava davanti a ogni veicolo costringendolo ad andare ad una andatura di circa 6 km/h (a passo d'uomo)"
In Italia il primo limite di velocità è arrivato quasi 100 anni dopo quello del Regno Unito. Prima del Codice della strada (CDS) esisteva il Testo Unico sulla circolazione stradale. Il primo limite in Italia è stato approvato il 15 giugno del 1959 con Decreto del Presidente della Repubblica n.393. L’articolo 103 del T.U. della circolazione stradale imponeva un unico limite a 50 km/h nei centri abitati e non faceva alcuna distinzione sulla tipologia di strada, luogo e traffico. L’art.102, invece, manteneva libera la velocità sulle strade extraurbane, secondo il cosiddetto “criterio prudenziale soggettivo“, lasciando agli enti gestori della strada la facoltà di imporre limiti di velocità massimi.
Il limite di velocità più alto al mondo
In via del tutto sperimentale il limite di velocità più alto al mondo viene applicato solo su alcuni determinati tratti stradali, ma non in Italia. Le Nazioni che stanno applicando questi limiti in via di sperimentazione sono l’Austria e gli Emirati Arabi Uniti. Il più alto limite al mondo è di 160 km/h, ma, si ripete, viene applicato solo in alcuni determinati rettilinei e lo si sta utilizzando per studi di settore.
Lo scopo dei limiti di velocità
Lo scopo principale è quello di garantire una maggiore sicurezza agli utenti della strada, ridurre gli incidenti e abbassare la probabilità di riportare lesioni gravi. Fondamentale è anche il dare ai conducenti dei veicoli il tempo di reagire in sicurezza ai problemi e agli imprevisti che si possono trovare in carreggiata. In ultimo, i limiti, forniscono un adeguato controllo del flusso del traffico, rendendolo più uniforme e limitando così i tempi sul viaggio.
Quali sono i limiti di velocità in Italia?
I limiti di velocità sulle strada Italiane sono disciplinate dall’art. 142 del Codice della Strada (CDS) ai fini della sicurezza e tutela della vita umana. Ma questi limiti sono teorici perché, in pratica, a decidere i limiti di velocità su una determinata strada o autostrada sono altri, di seguito vedremo chi, ma prima vediamo quali sono i limiti di velocità italiani:
- 130 km/h per le autostrade
- 110 km/h per le strade extraurbane
- 90 km/h per le strade extraurbane secondarie
- 90 km/h per le strade extraurbane locali
- 70 km/h su alcune strade urbane che hanno caratteristiche costruttive e funzionali che lo consentano
- 50 km/h per i centri abitati
- 45 km/h per i ciclomotori
- 30 km/h in alcuni tratti dei centri abitati
Questi sono i limiti di velocità massimi presenti sul territorio italiano, ma per i neopatentati l’art 117 CDS mette ulteriore restrizione per i primi 3 anni di patente. Questa legge abbassa di altri 20 km/h alcune soglie, vediamo quali:
- 100 km/h su autostrada
- 90 km/h su strade extraurbane principali
Multe per superamento dei limiti di velocità
Secondo l’art. 142 del CDS chiunque superi i limiti di velocità massimi è punibile con una sanzione amministrativa, la decurtazione di punti dalla patente e, in alcuni casi, anche la sospensione della patente. Vediamo nel dettaglio le conseguenze a seconda dei diversi superamenti dei limiti:
- entro i 10 km/h
- sanzione amministrativa da € 42 a € 173
- nessuna decurtazione di punti
- superiore ai 10 km/h e entro i 40 km/h
- sanzione amministrativa da € 173 a € 694
- 3 punti in meno sulla patente
- superati i 40 km/h ed entro i 60 km/h
- sanzione amministrativa che va da € 543 a € 2.170
- 6 punti in meno sulla patente
- sospensione della patente da 1 a 3 mesi
- superiore ai 60 km/h
- sanzione amministrativa da € 845 a € 3.382
- 10 punti in meno sulla patente
- sospensione della patente da 6 a 12 mesi
Precisiamo che tutte le sanzioni amministrative che abbiamo visto, vengono aumentate di un terzo quando queste vengono commesse tra le ore 22 e le ore 07.
Chi stabilisce i limiti di velocità sulle strade?
Adesso entriamo nella questione di chi stabilisce determinati limiti di velocità massima sulle strade del territorio italiano. L’art. 37 del CDS chiarisce la questione sui segnali, manutenzione della segnaletica e la relativa apposizione.
Più precisamente, i limiti di velocità e la conseguente segnaletica, fermo restando quelli massimi indicati dall’art. 142 del CDS che abbiamo visto in precedenza, se ne fa carico:
- all’interno dei centri abitati, anche se disposte su strade non comunali, sono gli stessi Comuni a decidere la velocità massima;
- fuori dai centri abitati, sono gli enti proprietari delle strade a farsene carico;
- se l’ente o comune non ha provveduto a inserire segnaletica, lo stesso Ministro delle infrastrutture e dei trasporti può disporre l’imposizione di limiti di velocità massimi.
Questi sono i motivi per cui alcune strade a extraurbane hanno limiti di 70 km/h o addirittura 50 km/h. E’ l’ente gestore della strada a decidere la velocità massima da applicare sulla strada come l’ANAS, autostrade per l’Italia, comuni e province.
Riportiamo quanto è sancito nel 2° comma dall’art 142 del CDS:
"Entro i limiti massimi suddetti, gli enti proprietari della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi, diversi.... in determinate strade e tratti di strada..... seguendo le direttive che saranno impartite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti...."
Come vengono stabiliti i limiti di velocità?
I limiti di velocità sul territorio Italiano, ma come in tutto il mondo, sono basati su diversi fattori. Tra questi abbiamo: le caratteristiche della strada, il numero medio di incidenti, regolamenti in vigore su determinale strada, il giudizio degli ingegneri tecnici, la classificazione della strada ed, in ultimo, suggerimenti politici.
Domande e risposte
- Quali sono i limiti di velocità per le strade non segnalate?
- In assenza di segnaletica stradale i limiti di velocità massimi sono quelli indicati dall’art. 142 del CDS che abbiamo visto all’inizio.
- In caso di pioggia e precipitazioni atmosferiche qual’è il limiti di velocità?
- i limiti vengono ridotti da 130 a 110 km/h per le autostrada, mentre per le strade extraurbane vengo ridotti da 110 a 90 km/h.
- Limite massimo in caso di neve?
- sono gli stessi del precedente (110 autostrade / 90 extraurbane), poiché tra le precipitazioni atmosferiche rientrano anche i fenomeni di neve. Ma, attenzione, che spesso ci sono cartelli stradali che indicano una diversa velocità in caso di neve.
- La velocità massima in caso di nebbia?
- in caso di forte nebbia e quando la visibilità è inferiore ai 100 metri, la velocità scende drasticamente fino a 50 km/h.
- Il limite di velocità per neopatentati?
- l’art 117 del CDS dice che per i primi tre anni di patente non si possano superare 100 km/h sulle autostrade e i 90 km/h sulle strade extraurbane principali.
- Potenza massima per i neopatentati?
- Art.117 del CDS impone questo obbligo per un anno e dice che gli utenti possono guidare un’auto che abbia un rapporto peso/potenza inferiore ai 55 kW per tonnellata. Precisando che in nessun caso questo rapporto può superare i 70 kW che sono circa 95 cavalli di potenza.
- a 18 anni i motociclisti possono prendere la patente A2 e guidare una moto con potenza massima di 35 kw, poi, passati i due anni, è possibile fare un ulteriore esame per passare all’A3 che non ha limiti.
- per i motociclisti che hanno conseguito la patente prima del 18/01/2013, dopo aver preso l’A2 e passati i due anni, il passaggio all’A3 è stato automatico. Per chi ha conseguito l’esame di patente A2 dopo il 18/01/2013 è necessario un ulteriore esame pratico per passare alla patente A3
- Entro quanto si può presentare ricorso?
- 60 giorni dalla notifica è possibile inviare Raccomandata A/R e/o Pec all’ente che ha redatto il verbale, oppure, si può presentare ricorso direttamente al Prefetto competente.
Conclusioni
Come abbiamo visto i parametri per stabilire il limite massimo della velocità sono molto variabili e dipendono da numerosi fattori. Il compito di manutenzione, di segnalazione e di decisione di quali siano i limiti vengo demandate agli stessi enti che gestiscono quella determinata strada. L’ente può decidere di abbassare il limite di una strada, ma non può decidere di aumentarlo superando quelli imposti dall’Art. 142 del CDS.
Il nostro consiglio è di rispettare sempre i limiti, magari facendosi supportare da un navigatore GPS o da un App per smartphone.