Amati dai motociclisti per il sound e odiati dalle zavorrine per la loro puzza. Gli scarichi delle moto sono tra gli accessori più discussi e più costosi. La domanda che molti motociclisti si pongono è: come posso lucidare il collettore della moto? La risposta è una sola, pazienza e olio di gomito. Adesso se uniamo queste due cose, con il supporto del giusto prodotto e di una guida affidabile, possiamo raggiungere un ottimo risultato con il minor sforzo possibile.
Un motociclista che si rispetti, almeno una volta ha provato a lucidare i collettori della moto. Se non è così, significa che non diamo importanza ai piccoli particolari che rendono la moto unica. Ma tornado ai veri motociclisti, è il momento di rimboccarsi le maniche e sporcarsi un po’ le mani. Per aiutare nella procedura, abbiamo raccolto in un unica pagina, tutte le tecniche possibili per lucidare gli scarichi e i collettori. La guida completa alla lucidatura dell’impianto di scarico è utile per tutti i tipi di moto e di seguito vedremo le differenze.
Prima di iniziare con le procedure di pulizia e lucidatura dello scarico, vogliamo essere sinceri, questi metodi sono lunghi e stancanti. Se non si ha voglia e tempo da perdere, lasciare stare. Non vogliamo scoraggiare i motociclisti e gli appassionati, ma è una premessa che andava fatta. I risultati si ottengono solo con lo sforzo e l’impegno, e per chi continuerà nella lettura dell’articolo, rimarrà molto soddisfatto.
Indice
- Perché i collettori scuriscono?
- Perché i collettori diventano blu?
- Smontare o no?
- Procedura e materiali
- Lavare lo scarico
- Convertitore di ruggine
- Lucidare scarico e collettore
- Metodo Abrasivo “base”
- Metodo Abrasivo “medio”
- Metodo Abrasivo “esperto”
- Scarico cromato
- Consigli finali
Perché i collettori scuriscono
Il gruppo completo del silenziatore di scarico e collettore, è un particolare accessorio che è soggetto a molti sbalzi termici, ma non solo. La combinazione di elevate temperature, unito agli agenti atmosferici, possono alterare la protezione naturale del metallo. Questo succede soprattutto se si utilizza la moto nei periodi invernali.
Come risultato, lo scarico cambia colore e si scurisce. Ma è bene precisare che difficilmente lo scarico si corroderà solo con il calore e un po d’acqua piovana. Il processo di ossidazione dell’acciaio degli scarichi è diverso dai normali accessori in ferro che sono presenti sulla moto.
L’ossidazione e la ruggine, è un problema comune in molte moto naked e custom, dove i collettori e il gruppo del silenziatore di scarico è a vista. Con il tempo inizieranno ad opacizzarsi e a scurirsi. Per prevenire ciò, una lucidatura completa è la cosa migliore per ridare vita alla moto. Sì, perché sono i piccoli particolari che fanno la differenza tra una moto pulita e una pronta per un evento.
Perché i collettori diventano blu?
Di solito la colorazione bluastra è dovuta al calore estremo che attraversa il collettore, rispetto alle temperature normale d’esercizio. Questa temperatura potrebbe essere conseguenza di una mescola errata benzina/aria. Probabilmente abbiamo un motore troppo magro (maggiore aria e minore benzina), questo causa un errata combustione con conseguente aumento della temperature.
Il calore elevato raggiunto dal metallo che interagisce chimicamente con gas e onde luminose, accelera il processo di ossidazione e ne provoca il cambio di colorazione.
Smontare o no?
Se si vuole ottenere un lavoro, certosino e di qualità, bisognerà smontare interamente il sistema di scarico. Se è possibile rimuovere anche il terminale di scarico dal collettore, ma è possibile procedere con la lucidatura dello scarico anche da montati.
Di solito gli scarichi di serie son composti da tre pezzi: collettore iniziale, catalizzatore centrale e silenziatore finale. Basterà smontarli singolarmente e procedere con la pulizia che vedremo di seguito. Mentre per quanto attiene gli scarichi aftermarket, questi possono essere composti da molteplici pezzi singoli, agganciati e fissati tra loro. In entrambi i casi, la cosa migliore è smontare completamente tutti i pezzi e procedere con la lucidature singolarmente. Ma anche da montati si può procedere alla lucidatura dei collettori a vista, solo che visto lo spazio ridotto, sarà molto più stancante e difficile.
Procedura e materiali
- Pazienza;
- Un luogo lontano dai raggi del sole, ma ventilato;
- Spazzolino da denti;
- Una quantità sufficiente di panni usa e getta;
- Batuffoli di cotone (in alternativa ai panni in microfibra);
- Prodotto da utilizzare (vedremo di seguito quale);
- Guanti in lattice e mascherina (consigliato);
- Acque e sapone per lavare la moto.
Lavaggio dello scarico
Prima di procedere con la lucidatura, bisognerà pulire minuziosamente lo scarico. Una volta smontato andrà lavato con un panno umido e del detergente neutro (in alternativa detergente per vetri). Rimuovere lo sporco in superficie e asciugare con un panno in microfibra. L’approccio deve essere sempre delicato, in ogni suo passaggio.
Convertitore di ruggine
Ancora non è il momento di lucidare, prima dobbiamo rimuovere i punti di ruggine che con il tempo possono formarsi sullo scarico. Le intemperie e il semplice attrito tra le parti dove ci sono giunture, possono dare origine ad ossidazione. Per rimuovere la ruggine, si può utilizzare un prodotto professionale, così da ottenere un ottimo risultato con poca dispendio di energia. Il prodotto che vedremo di seguito, distrugge, blocca e converte la ruggine, trasformandola in un composto resistente all’ossidazione.
Procedura
Utilizzare uno spazzolino da denti o un pennello. Depositare il prodotto che abbiamo scelto sulle zone dove sono presenti ossidazioni e ruggine. Attendere che il convertitore agisca (leggere istruzioni su tempi di attesa), di solito questi prodotti si attivano all’aria e al contatto con il materiale ferroso, cambiando colore. Adoperare uno spazzolino per detergere e rimuovere la ruggine. Una volta completato, con un panno asciutto rimuovere tutti i residui del prodotto .
Lucidare scarico e collettore
Il primo metodo che andremo a vedere, è quello che prevede l’uso di paste specifiche per metalli. Entrambi i prodotti solo affidabili e sicuri, come se non bastasse, le aziende effettuano test periodici sui metalli.
- Autosol: questa azienda produce e distribuisce prodotti per la pulizia e la cura dei metalli. Il prodotto in esame è tra i più venduti a livello mondiale, è raccomandato dal mondo dei restauratori per la sua qualità. Rimuove ossidazioni, ruggine, macchie e corrosione da tutti i tipi di metalli. Dona lucentezza e crea un rivestimento invisibile protettivo.
- Iosso: tutti i prodotti che realizza questa azienda, sono di altissima qualità ed hanno tensioattivi ad alta biodegradabilità (conformi al regolamento CE 648/04), preservando l’ecosistema marino. La pasta che è stata scelta ha un’ampio spettro d’utilizzo, infatti può essere impiagato su diversi metalli come inox, alluminio, rame, oro e cromature. Inoltre, viene utilizzato nella nautica e nel campo motociclistico per la vetroresina, superfici verniciate, plexiglas e materiali plastici. Non corrode, riga e danneggia i materiali.
Tra i due prodotti, noi di DuoMoto.it consigliamo IOSSO Europa, per il suo ampio campo d’azione.
Come utilizzare la pasta lucidante
Questo è tra i metodi più delicati che vedremo, perché agisce chimicamente sul materiale, ed è a prova di effetti collaterali. Ma come sempre, consigliamo di utilizzare il prodotto su una sezione nascosta dello scarico, per evitare reazioni indesiderate al metallo. Una volta superato il test (99,5 % non da problemi) e aver pulito il collettore dallo sporco superficiale con dell’acqua, procedere con la lucidatura come segue.
Procedura
- Utilizzare le dovute protezioni (guanti e mascherina);
- applicare una piccola quantità di pasta sul collettore e scarico;
- esercitare una bassa pressione;
- ripetere l’operazione se necessario;
- pulire.
Protezione
Indossare quanti in lattice per evitare di sporcarsi, poiché le macchie sono difficili da rimuovere dalle mani. Per la protezione delle vie respiratorie, indossa una mascherina per bocca/naso. Tutta la procedura andrà effettuata in un luogo ben areato, perché le esalazioni possono portare giramenti di testa.
Applicazione
Applicare una piccola quantità, senza eccedere con il prodotto, sulla parte da trattare. Dividere lo scarico in sezioni (immaginarie) e procedere con piccole porzioni alla volta. Utilizzare un panno pulito per applicare il prodotto, spalmando in modo omogeneo e esercitando una piccola pressione sul metallo. Per le parti più strette o dove sono presenti saldature, adoperare uno spazzolino da denti e massaggiare l’area.
Lucidatura
Massaggiare uniformemente, fino a quando compare una patina di ossidi residui (con il prodotto IOSSO, sarà molto evidente il cambio di colorazione). Rimuovere il grosso dei residui con una veloce pulizia. Ripassare un panno in microfibra pulito e eseguire movimenti circolari fino ad ottenere una lucentezza completa.
Pulizia
Prima di pulire, ripetere la procedura appena vista per ottenere un lavoro completo e uniforme. Poi possiamo passare a lavare tutto con acqua e sapone neutro, cercando di rimuovere il più possibile i residui di ossidazione. In ultimo, verificare che non ci siano residui e attendere almeno un ora prima di avviare la moto.
Metodo Abrasivo “base”
Alle volte lo scarico si presenta in condizioni veramente disastrose, tali da voler procedere ad una pulizia con un metodo più invasivo. Tra i metodi che possiamo utilizzare in sicurezza, c’è quello che prevede l’uso di pasta abrasiva. In sostanza la procedura è la medesima della pasta lucidante che abbiamo visto poc’anzi. Dobbiamo solo sostituire la pasta lucidante con quella abrasiva. Ma vediamo in breve come procedere.
Procedura
- Pulire lo scarico dallo sporco e dalla polvere;
- applicare la pasta abrasiva sul collettore con un panno in microfibra;
- esercitare pressione con movimenti circolari;
- utilizzare un panno pulito per rimuovere i residui;
- lucidare con movimenti leggeri e veloci, fino ad ottenere una lucentezza completa;
- ripetere l’operazione se necessario.
Metodo Abrasivo “medio”
Quando il nostro scarico è veramente messo male potremmo utilizzare un metodo molto più invasivo. Questa tecnica è consigliata per tutti i tipi di collettori, solo che bisogna prestare attenzione prima di procedere. La cosa migliore prima di iniziare, è testare la tecnica su una porzione di collettore non visibile. Provare prima all’interno del collettore, se rileviamo un effetto indesiderato, allora proviamo con un metodo meno invasivo. Evitare di essere frettolosi, perché i danni potrebbero essere superiori ai benefici.
Materiali
- Recipiente con acqua;
- lubrificante spray;
- carta abrasiva per metalli a diversa grana;
- gr. 1.000
- gr. 1.500
- gr. 2.000
- gr. 2.500
- Lucido al silicone;
La carta abrasiva o vetrata (dipende dal materiale della grana) serve solitamente per levigare, ma viene utilizzata nel restauro dei metalli per la lucidatura. Più alto è il numero della grana e minore sarà il potere abrasivo. La carta abrasiva che dobbiamo richiedere in brico o ferramenta è quella prettamente per il ferro. Di solito questa viene messa su un supporto in tela ed è resistente all’acqua.
La procedura di lucidatura
Fare un buon uso del tempo, utilizzando prima una grana doppia (numerazione bassa) e poi pian piano salire di grana, fino ad arrivare a quella più fine (numerazione alta). Ciò, ridurrà il tempo della levigatura e lucidatura del metallo. La procedura è molto semplice, ma faticosa e stancante.
Bagnare la parte da trattare del collettore e immergere il foglio abrasivo nel recipiente d’acqua. Iniziando con una grana 1.000, procedere con delicatezza e carteggiare i collettori. Non preoccuparsi, le grane dai 1.000 a salire sono tutte poco abrasive e servono soprattutto per lucidare. Pensate che con queste grane, si lucidano alcuni tipi di scarpe.
Il movimento da fare con la carta abrasiva deve essere ellittico (una via di mezzo tra lineare e circolare, come un uovo) o a semi-cerchio. Cercando di fare poca pressione e raggiungendo tutta la superficie da trattare.
Lucidatura in umido
Per levigare e lucidare le superfici piane, la carta abrasiva deve essere sempre bagnata. Questo serve ad aumentare l’efficacia della lucidatura. Quindi quando si nota che la parte trattata inizia ad asciugarsi, reimmergere nuovamente la tela abrasiva nel recipiente d’acqua. In alternativa all’acqua si può adoperare anche il lubrificante spray. Quest’ultimo ha un alto potere lucidante e aiuta la carta abrasiva a scivolare sul metallo. Cercare di mantenere il più possibile la carta vetrata bagnata, così si eviteranno intasamenti di materiale residuo.
Più si sale di numero di grammatura della carta e maggiore sarà il tempo che dobbiamo carteggiare. Quindi se con la carta da gr 1.000 ci si impiega 10 minuti per tutta la superficie, con quella gr. 2.000 ci vorranno almeno 15 minuti, con quella da gr. 2.500 invece 20 minuti, e così via.
Dopo aver completato il ciclo abrasivo, da grana grossa a grana fine. Procediamo con un lavaggio completo dello scarico e lucidatura con spray al silicone.
Metodo Abrasivo “esperto”
La tecnica che andremo a vedere è quella che viene utilizzata dalle carrozzerie professionali. Si adoperano dei dischi con diverso materiale lucidante, con della pasta specifica per metalli. La procedura è simile a quella utilizzata dalla pasta lucidante, solo che invece di utilizzare dei panni in microfibra per lucidare, andremmo a servirci di speciali dischi lucidanti.
Kit di lucidatura
Set completo
Il set professionale per lucidatura dei metalli, contiene tutto l’occorrente per una procedura completa. All’interno troveremo della pasta per la pulizia e per lucidatura, un disco per la pulizia e uno per la lucidatura. Bisognerà prima di tutto, installare il kit di fissaggio ad albero, a un normale trapano. Poi procedere con la lucidatura come vedremo di seguito. Consigliamo di leggere le istruzioni sull’uso, riportate sul retro del prodotto, così si eviteranno sorprese.
- Pulizia preliminare dello scarico ;
- Adoperare prima la spazzola in sisal, che rimuove lo sporco, i residui superficiali e quelli dovuti alle intemperie;
- Passare un panno umido per rimuovere i residui della prima lavorazione;
- Installare il disco lucidante e con la pasta apposita, iniziare a lucidare;
- Tenere sempre in movimento il disco ed evitare di soffermarsi su una singola area;
- Pulire con un panno umido e ripetere la procedura, se necessario.
Kit dischi lucidanti
Questo set di dischi contiene tamponi i spugna e in lana, ma dobbiamo acquistare a parte prodotti per la lucidatura. I primi sono utili per levigare e pulire l’area, una sorta di lucidatura preliminare. Servono a rimuovere tutti i residui di sporco, riportare il metallo in uno stato pulito e pronto alla lucidatura. Il disco in lana serve per la lucidatura finale, rendendo il metallo lucente e “a specchio”
Scarico cromato
La lucidatura di uno scarico cromato è molto più delicata. Questo perché lo strato sottile di cromo, potrebbe essere rimosso così da perdere quell’effetto specchiante. Inoltre, quando lo strato di cromo viene “violato”, l’umidità e la particelle esterne possono penetrate nel metallo vivo. Questo produce corrosione, ruggine e desquamazione del materiale, intaccando anche le caratteristiche tecniche del materiale.
Bisogna tener conto che quando gli scarichi vengono cromati, viene aggiunta una sorta di pelle che riveste completamente il metallo. Questo, anche se potrebbe sembrare un rivestimento molto spesso, può essere intaccato dagli agenti chimici. Per la manutenzione e pulizia ordinaria, utilizzare solo acqua o detergente per vetri. Con il supporto di un panno in microfibra, lavare lo scarico a mano senza adoperare prodotti aggressivi.
Cromare lo scarico
Se vogliamo uno scarico completamente cromato e lucente, mi dispiace doverlo dire, ma la cosa migliore e ricromare da un professionista. Eh si, perché agendo con prodotti abrasivi, in alcuni casi potremmo ottenere miglioramenti. Ma è bene sapere che il procedimento di levigatura, non fa altro che togliere strati di cromo dallo scarico. Finché non viene raggiunto il metallo sottostante, si potrebbe ottenere un buon risultato.
Tuttavia, uno scarico completamente ricromato potrebbe essere un pugno nell’occhio, soprattutto quando la moto ha qualche anno in più e l’aspetto è datato. Non parliamo di moto danneggiate, ma di una vissuta, un po’ come una ruga su un viso di una persona anziana. Molti vorrebbero ritornare giovani, ma il passato e la strada percorsa, è quella che rende veri motociclisti.
Eliminare ruggine e salvare la cromatura
La cromatura di rivestimento non arrugginisce, perché le caratteristiche tecniche del materiale, in uno alla protezione esterna che si forma, non ossida. Ma se notiamo punti o tracce di ruggine, questo vuol dire che la cromatura è sparita e il metallo sottostante inizia ad ossidare. In questo caso, o adoperiamo un rimuovi ruggine o del semplice aceto bianco. Quest’ultimo sarà molto più delicato e anche se non rimuoverà completamente la ruggine, ma serve solo a salvare il salvabile.
Non farsi prendere dal panico, ma bisognerà intervenire il prima possibile. Possiamo utilizzare prodotti che abbiamo in casa, come un foglio di alluminio (quello per alimenti) e immergerlo in aceto bianco. Una volta immerso, strofinare la zona dove è presente la ruggine, facendo poca pressione. In alternativa anche la lana d’acciaio (quella per pulire le pentole), elimina facilmente la ruggine e non danneggia la cromatura.
Potrebbe volerci un po’ per completare l’operazione, ma almeno non ci saranno danni al rivestimento in cromo.
Consigli finali
- Utilizzare una sola tipologia di marca di carta abrasivi, si eviteranno miscugli di materiali abrasivi
- Fare movimenti veloci e poco energici
- Quando si utilizza il disco lucidante, tenere sempre in costante movimento il trapano
- A lavoro completato, utilizzare uno spray al silicone per pulire i residui. Ma ricordarsi di rimuovere completamente il liquido e attendere almeno 1 ora prima di accendere la moto, per permettere la completa evaporazione del liquido.
- Per rimuovere i graffi superficiali, utilizzare una grana più doppia, ma mai scendere sotto gr. 800.