Sapere come regolare il minimo su una moto o scooter, è qualcosa che non possiamo perderci, anche quando la tecnologia la fa da padrone. Una moto, che sia a carburatore o iniezione, ha un motore che mantiene un prestabilito livello del minimo anche quando si è fermi al semaforo. Se la moto è funzionante, il livello del minimo non dovrebbe alterarsi da solo. Soprattutto sulle moto a iniezione, quando si nota che il minimo è cambiato improvvisamente, questo è un sintomo di un problema che potrebbe essere molto più serio.
Ma andiamo per gradi, di seguito vedremo passo passo, come regolare il numero dei giri minimo del motore. Come se non bastasse, vedremo dove si trova la vite per la regolazione del minimo e quando va modificato il valore.
Se quando siamo fermi al semaforo, notiamo che il minimo del motore è irregolare o diverso dal solito, è meglio fermarsi un attimo e fare un punto della situazione. Da buoni motociclisti che siamo, non bisogna sottovalutare questa avvisaglia. Eh si, il minimo approssimativo o diverso dal livello standard, a lungo andare, potrebbe provocare danni al motore. Un numero di giri troppo basso, sotto i 600 RPM, o troppo alto, sopra i 1.500 RPM, sta a significare semplicemente che qualcosa nella moto non va come dovrebbe.
RPM = revolutions per minute (rotazioni per minuto)
Indice
- Cos’è la velocità minima del motore?
- Fattori che influenzano il minimo
- Quando regolare il minimo
- Sintomi
- Numero di giri minimo
- Regolazione del minimo, elettronico
- Regolazione del minimo, manuale
- Procedura di regolazione
- Ultimo accertamento
- Domande e risposte
Cos’è la velocità minima del motore?
Prima di addentrarci nella questione, scopriamo cos’è la velocità minima del motore. Un motore di una moto quando viene avviato, inizia il suo ciclo di “rotazione“. In questo momento, l’apparato frizione (vedi come funziona), tiene lontana la trasmissione dal motore. Quando poi viene innestata la marcia, la frizione fa congiungere motore e trasmissione, e la moto inizierà a camminare.
Ebbene, si intuisce che nel momento in cui si avvia una moto, il motore esegue delle rotazione, queste, vengono visualizzate nel quadro della strumentazione sotto forma di giri/minuto. Per far funzionare tutto come si deve, tenere la moto in pressione e far muovere il cilindri, servirà un dispositivo che eviti lo “stallo” (spegnimento causato da un’insufficiente numero di giri). Ebbene, che la regolazione sia elettronica o meccanica, tutti i veicoli a motore, hanno bisogno di questo dispositivo per evitare lo spegnimento.
Il tachimetro
Facciamo chiarezza sul funzionamento di questo dispositivo e cosa va a misurare.
Il tachimetro, o comunemente chiamato contagiri, mostra quante volte l’albero motore della moto compie una rotazione completa nell’arco di un minuto. Il termine che viene utilizzato per misurare il valore è RPM (revolutions per minute), che sta per “giri al minuto”. Di solito nel contagiri viene riportata solo la prima cifra, che andrà moltiplicata per 1.000, ma questa operazione di moltiplicazione viene indicata anche nel tachimetro.
Fattori che influenzano il minimo
Il livello del minimo di una moto, si altera perché il motore sta avvenendo uno squilibrio dovuto ad un fattore esterno/interno. Ma questa alterazione potrebbe essere la conseguenza di un problema molto più grave della semplice regolazione del minimo, soprattutto sulle moto di nuova generazione. I fattori che entrano in gioco e che possono variare il livello del minimo possono essere tanti. Adesso, vediamo quali possono essere i fattori scatenanti.
Iniettore/carburatore
Il sistema di iniezione del carburante potrebbe essere sporco, otturato o difettoso. Se invece abbiamo un motore a carburatore, questo dispositivo se otturato o sporco, può far variare anche di molto la regolazione del minimo. Nelle moto di nuova generazione, la centralina cercherà di regolare il livello del minimo automaticamente. Nelle moto più datate, con pochi controlli elettronici e con carburatori, bisogna intervenire sulla regolazione del minimo manualmente.
ECU
L’unità di controllo del motore (ECU= engine control unit), comunemente indicata come centralina, può aver registrato un’anomalia o uno dei sensori potrebbe essere danneggiato. Nelle moto di nuova generazione, la regolazione del minimo viene controllata dalla centralina con un sistema automatico. Pertanto, un problema elettrico o di un sensore di controllo, potrebbe sfalsare il valore del minimo.
Filtro aria
Questo dispositivo serve a rimuovere le impurità dall’aria, che poi viene inviata all’interno del motore e si mescola con il carburante. Un apporto inferiore di aria, potrebbe provocare uno squilibrio nel motore e nella combustione. Circostanza analoga, avviene quando si installa un filtro d’aria sportivo, dove aumentandone l’apporto di aria, si va a variare il rapporto aria/benzina. Queste variazioni potrebbero ingrassare o smagrire il motore, con conseguente alterazione del minimo.
Filtro Carburante
Come avviene nel filtro dell’aria, anche il filtro del carburante potrebbe ostruirsi e limitare il flusso di benzina. A sua volta, il motore non ricevendo la giusta quantità di benzina da mescolarsi con l’aria, potrebbe provocare un’alterazione del numero dei giri minimi impostati dall’azienda produttrice.
Candele
Le candele, sono quei dispositivi che producono la scintilla per accendere il carburante all’interno della camera di scoppio. Ne consegue che, una candela difettosa, faticherà ad innescare lo scoppio, provocandone un’irregolarità nella combustione, con conseguente alterazione del minimo e difficoltà di avviamento a freddo.
Sensori
Il sensore della temperatura potrebbe essere difettoso, come quello dell’aria o della benzina. Le centraline monitorano l’apporto di aria e di benzina tramite dei sensori installati all’interno dei percorsi del motore. Ne consegue che, se un sensore dovesse essere rotto o dare un falso valore alla centralina, la regolazione del minimo potrebbe alterarsi. Inoltre, un qualsiasi problema elettrico generale, può provocare ripercussioni in tutto l’apparato motore. Nelle moto di nuova generazione, accadrebbe che la centralina cercherà di regolare il flusso di aria e carburante, secondo i valori ricevuti dai sensori, ma questi sarebbero falsati, così si otterrebbe uno squilibrio aria/benzina.
Carburatore
Ultimo della lista, ma forse è il primo dispositivo a produrre alterazioni del minimo. Questo particolare, è installato su scooter, moto due tempi e alcune moto nuove e datate. Questo dispositivo, un tempo aveva la regolazione del minimo controllata da un pistone a vite (di solito a croce), ma ancora oggi è facile trovarlo su alcuni motocicli. Le moto e scooter di nuova generazione, hanno un carburatore elettronico molto diverso rispetto ad anni fa.
Ma senza prolungarsi troppo, perché non basterebbe un articolo a spiegare il carburatore, vediamo cosa produce una variazione del minimo. Ebbene, la quantità di umidità nell’aria, l’ossigeno, la pressione atmosferica e anche la temperatura esterna, tutti questi, possono alterare il rapporto aria/benzina con conseguente variazione del minimo del motore.
Quando regolare il minimo
Dopo aver avviato la moto e lasciamo riscaldare il motore per un paio di minuti. Nel caso in cui la temperature esterna (ambientale) è minore di 5° C, bisognerà lasciar girare il motore per almeno 15 minuti. E’ fondamentale far riscaldare il motore e far raggiungere la temperature standard di esercizio, solo così si può procedere alle dovute verifiche. Inoltre, bisogna accertarsi che il motore dia un valore del minimo stabile e una cifra in un intervallo accettabile, come previsto dal manuale del produttore. Quindi, il livello del minimo andrà verificato e nel caso modificato, sempre a motore caldo.
Sintomi
Nel caso in cui i numero di giri sia troppo alto, si sentirà un motore accelerato, è questo appare ovvio. Ma quello che si noterà maggiormente, anche ai meno esperti, nel momento in cui si innesta la marcia, sentiremo un “clock” molto più forte del solito. Questo è dovuto al numero alto dei giri del motore, che sforza l’ingranaggio quando innestiamo la marcia. Infatti se proviamo ad inserire la marcia a moto fredda o girando l’acceleratore per aumentare numero di giri, sentiremo un “clock più marcato” del normale.
Se il numero di giri del motore è troppo basso, la moto avrà difficoltà a restare accesa, soprattutto quando la temperature è bassa. Oltre a ciò, si avrà difficoltà nell’avviamento, con conseguente abbassamento della pressione dell’olio, con tutto quello che ne consegue. Difficoltà ad innestare le marce, partenza lenta, moto che si spegne facilmente.
Se dobbiamo scegliere tra un valore più basso e uno più alto di numero minimo dei giri del motore, meglio tenere il livello poco più alto dello standard.
Numero di giri minimo
In linea generale, una moto di serie ha impostato un valore del minimo che si aggira tra 800 e 1300 giri/min. Ma è bene ricordare che il valore standard impostato dalla casa madre, viene raggiunto solo quando il motore è giunto alla temperatura normale d’esercizio. Per tale motivo, se il motore è stato appena avviato, probabilmente il numero di giri è più alto del livello standard.
Non esiste una misura precisa sul miglior regime del minimo, perché dipende da tanti fattori. La tipologia di moto, il rapporto aria/carburante, la quantità di potenza e il tipo di motore. Quello che noi di DuoMoto.it consigliamo, è verificare il libretto d’uso e manutenzione. Se non si è in possesso del manuale di casa madre, all’interno del nostro portale, c’è un’intera sezione dedicata a questo (cerca manuale), completamente gratuita e senza iscrizioni.
Regolazione del minimo elettronico
Le moto di ultima generazione, per rientrare negli standard europei e limitare il consumo del carburante, il livello del numero di giri minimo, viene controllato elettronicamente dalla centralina. Questo dispositivo fa in modo che quando la moto viene avviata e non ha raggiunto la temperatura di esercizio, mantiene un numero di giri maggiore dello standard. Al raggiungimento della temperatura ottimale, abbassa il livello del minimo, portandolo il valore a quello impostato dalla casa madre. Questo potrebbe essere un vantaggio, perché permette ai motociclisti di apportare modifiche alla moto senza alterare il valore del minimo.
Per modificare il minimo su queste moto o scooter, dobbiamo disporre degli opportuni strumenti elettronici per poter mappare la centralina e modificare il valore di RPM. Ma vediamo come interviene la centralina per la regolazione del minimo, facendo un esempio pratico.
Se un motociclista installa un filtro d’aria sportivo e/o uno scarico aperto, l’apporto d’aria che arriva all’interno del motore e si mescola con il carburante, sarebbe alterato rispetto allo standard. Questo comporterebbe uno smagrimento del motore (maggiore aria / minore carburante), con conseguente alterazione del minimo del motore. Ma con le moderne centraline e i sensori che verificano i parametri del motore, la ECU apporterà le giuste modifiche alle valvole e agli iniettori, così da ristabilire il numero dei giri minimo, senza che il motociclista intervenga manualmente (o elettronicamente) su di essi.
Regolazione del minimo manuale
Individuazione
Dopo aver verificato dal manuale del costruttore le impostazioni ideali di RPM, passiamo ad individuare la vite per la regolazione del minimo sulle moto dotate di tale dispositivo. Nei manuali tecnici d’officina è presente tutta la procedura per la regolazione, mentre in quelli d’uso e manutenzione non sempre. (cerca il manuale d’officina)
Prima di tutto, individuare dove si trova il carburatore, che è un dispositivo di solito a “sfera” (vedi immagine sopra). La posizione solita del carburatore è nei pressi del motore, ma varia da moto a moto. Questo perché, la funzione di questo dispositivo è miscelare aria e benzina nella giusta quantità, così da permettere una corretta combustione del carburante.
Negli scooter di solito esiste una vite sulla testa del motore, che va ad alterare direttamente il cavo dell’acceleratore o il flusso di carburante. Cerca sul manuale la posizione e se è presente un dispositivo fisico per la regolazione del minimo. Nella maggior parte dei casi, esiste un vano sotto alla sella che si rimuove. Al suo interno, dovremmo trovare un accesso facilitato al motore e alla vite di regolazione dei giri del motore.
Rimuovere accessori
Nelle moto carenate e negli scooter, molto spesso bisogna smontare accessori di rivestimento che limitano l’accesso al motore. Pertanto rimuovere tutto ciò che ostacola la corretta regolazione del minimo.
Vite per la regolazione
- Alla base del carburatore, in prossimità della vaschetta inferiore, dovremmo trovare la vite (croce o fissa) per la regolazione. Potrebbe trovarsi al lato destro o sinistro, dipende dalla moto.
- Su alcune moto più recenti, in prossimità del vano motore, possiamo trovare una semplice e piccola manopola (vedi l’immagine all’inizio dell’articolo con il carburatore rosso). Quest’ultima serve per regolare la velocità del numero dei giri minimi, basterà semplicemente ruotarla in un senso o nell’altro.
Verifica
Dopo aver individuato la vite per la regolazione, procediamo come segue. Come abbiamo visto in precedenza, bisogna riscaldare la moto qualche minuto e solo successivamente verificare lo stato del numero dei “giri al minimo” del motore. Alcune moto hanno un tachimetro digitale, che permette una verifica precisa e in tempo reale. Se invece non è presente alcuna strumentazione per vedere i giri del motore, bisognerà andare a “sensazione”. Un tempo così veniva regolato il minimo nelle moto, ascoltando il suono del motore. Di solito un valore accettabile di RPM, dovrebbe fare un suono abbastanza basso e la moto dovrebbe mettersi in marcia (partire da fermi) senza l’uso dell’acceleratore. Inoltre non dovrebbe vibrare molto e il motore non deve sembrare accelerato.
Procedura di regolazione
- Ruotare la vite di 1/2 giro alla volta;
- accelerare / sgasare giusto un po’;
- attendere che il numero di giri si sia stabilizzato;
- verificare il livello dei giri/min;
- ripetere l’operazione se necessario.
La regolazione del minimo RPM è consigliabile farla a motore accesso, poiché sarà facile sentire le variazioni del numeri di giri del motore. La regolazione dovrebbe richiedere solo qualche minuto, se si conosce la moto e dove mettere le mani. In caso contrario la procedura completa di ricerca e verifica, può impiegare anche un ora. Tranquilli, regolando il minimo a motore acceso, non si arrecano danni al motore e all’impianto elettrico.
Ma tornando alla regolazione del minimo. Ruotando la vite per la registrazione, cerchiamo di portare il valore più vicino a quello richiesto dal produttore. In caso contrario, apportare le dovute modifiche per ottenere una regolazione del minimo accettabile.
- Senso orario: ruotando la vite verso destra, dovremmo ottenere un aumento del numero di giri. Maggiore sarà la rotazione e maggiore sarà l’aumento degli RPM.
- Senso antiorario: di opposto, ruotando verso sinistra, si avrà un abbassamento del numero di giri del motore.
Ultimo accertamento
Se abbiamo ottenuto un livello accettabile dei giri minimi del motore, procediamo con le ultime verifiche, prima di mettersi in viaggio. Salire in sella, inserire la 1° marcia e provare a partire. Rilasciando la leva della frizione, la moto dovrebbe partire ad una velocità tale da permetterci di stabilizzarci senza troppi problemi. La partenza non deve essere troppo veloce, ma nemmeno troppo lenta o a singhiozzo. Se i giri del motore in fase di partenza appaiono troppo bassi o troppo alti, apportare le dovute regolazioni.
Domande e risposte
- Tutte le moto hanno la regolazione del minimo?
- Si, alcune con una semplice vite, altre con strumenti elettronici che modificano i parametri della centralina.
- Meglio un minimo basso o alto?
- Alto! Perché con un regime del minimo troppo basso, si può potrebbe provocare una bassa pressione dell’olio, con quello alto non si riscontrano particolari problemi.
- Il livello del minimo a freddo è superiore rispetto a quando il motore è caldo?
- Si, nelle moto a controllo elettronico;
- No, nelle moto datate, che non hanno una centralina che regola automatica il minimo.
- Una regolazione errata del minimo può danneggiare la moto?
- Si, ma solo nel caso in cui ci sia una regolazione eccessivamente alta/bassa.
- Regolare il minimo su uno scooter?
- Il sistema è simile alle moto, sebbene i valori di RPM possono variare in base a potenza e cilindrata.
- Regolare il minimo su una moto da cross?
- Questa tipologia di moto hanno di solito motori a due tempi con carburatore meccanico/elettronico, pertanto sarà presenta una vite/rotella lateralmente, che permette la regolazione del minimo.
- Far girare la moto al minimo, fa male al motore?
- No, questa è una pratica che eseguono molti motociclisti per portare il motore a temperatura. Se la moto è raffreddata a liquido possiamo attendere anche 5 minuti. In caso fosse ad aria, non bisogna far girare per troppo il motore da fermi, basteranno una manciata di secondi per essere pronti a partire.