La stagione 2022 è stata assolutamente indimenticabile per Ducati in MotoGP. Pecco Bagnaia vince il titolo mondiale: un italiano in sella a una moto italiana è un successo davvero fantastico. Ma in questo articolo non parleremo della vittoria, ma andremo a vedere da più vicino la Ducati Desmosedici GP23 ufficiale del campionato mondiale di MotoGP 2023 e la relativa scheda tecnica della moto. Inoltre, daremo un piccolo sguardo alla tecnologia e innovazione che ha rivoluzionato la ciclistica delle MotoGP.
Il “Team Ducati Lenovo” ha fatto un ottimo lavoro negli ultimi anni, mettendo in pista una moto sempre più competitiva. Talmente tanta l’affidabilità della moto che quest’anno ci sono ben 4 team e 8 piloti che utilizzano una Ducati Desmosedici GP per il campionato del mondo 2023.
La nomenclatura delle moto del campionato mondiale di MotoGP hanno tutte la sigla GP e sono seguite da un numero a due cifre che indicano l’anno di produzione. Come ad esempio GP22, sta ad indicare la moto del 2022.
La prima GP
La Ducati è rimasta lontana dai Gran Premi per molti anni; infatti, è dagli anni ’70 che l’azienda non partecipava a un GP. Tutto è cambiato nel 2002, quando le regole del Motomondiale sono state modificate, dando priorità alle moto a quattro tempi. Questo ha convinto l’azienda a tornare nella nuova classe motociclistica, la MotoGP.
Ebbene, nel 2003 nasce la nuova scuderia ufficiale Ducati, nonchè, la prima Moto della serie GP. Con il team “Ducati Marlboro Team”, e con Loris Capirossi e Troy Bayliss, viene presentata la Ducati GP3. In quell’anno, la Ducati ha subito dimostrato la sua potenza, con Capirossi che sale sul podio nella gara di apertura in Giappone e concludendo la stagione al 4° posto (6° per Bayliss). Nello stesso anno, la Ducati si è classificata seconda nel campionato costruttori, ottenendo un ottimo risultato.
Dopo la prima GP3, sono seguite le altre moto della serie, come: GP4, GP5, GP6 è così via, fino ad arrivare alla GP23 di quest’anno.
Evoluzione
Nel 2005, la Ducati ottiene una collaborazione con Bridgestone, e le due aziende scoprono che le gomme con mescola dura sulla GP5 si adattavano maggiormente rispetto alla mescola morbida. Sarà per la troppa potenza o il troppo calore, sta di fatto che fanno una scoperta inaspettata.
Nel 2007, le regole della MotoGP vengono nuovamente modificate, imponendo un limite massimo di cilindrata ai motori fissandolo a 800 cc. La Ducati subito si mette a lavoro, presentando la nuova GP7 con un motore da 800 cc L-Twin a 4 cilindri. Nello stesso anno, scoprono che i motori 800 cc potevano girare a una velocità maggiore (rispetto ai 1.000 cc), migliorandone la velocità massima. Detto fatto, la Ducati mette in pista un motore potentissimo. Tutti i piloti e i team capiscono che le Ducati GP7 ha un netto vantaggio in velocità, sul rettilineo non c’era moto che riuscisse a stargli dietro.
Nel 2009, la Ducati presenta la GP9, che ha un telaio in fibra di carbonio. Non che questo materiale sia tanto innovativo, ma in quell’anno la Ducati è stato il primo team a utilizzare un telaio in fibra di carbonio su una MotoGP.
Facciamo un piccolo appunto: le prime ali aerodinamiche per moto non sono state create dalla Ducati nel 2015. L’invenzione risale a molti anni prima, sempre da parte di una scuderia motociclistica italiana, la MV Agusta. Ne abbiamo parlato anche in “le prime ali aerodinamica da moto“
Innovazione
Nel 2018, Ducati ha rivoluzionato la ciclistica della MotoGP, introducendo il dispositivo “holeshot“. Questo sistema innovativo permette ai piloti di abbassare meccanicamente la parte posteriore della moto, offrendo vantaggi significativi in termini di accelerazione e velocità massima. L’idea alla base di questo dispositivo era di abbassare il baricentro della moto, impedendo così alla parte anteriore di sollevarsi durante l’accelerazione: essenzialmente lo stesso principio delle carenature aerodinamiche.
Ducati ha sviluppato questo dispositivo per la partenza, ma che potrebbe essere attivato anche in uscita di curva, offrendo un ulteriore vantaggio. Semplicemente, abbassando la moto e combinandolo con il carico aerodinamico delle carenature e delle alette, si ottiene un minore intervento elettronico dell’anti-impennata e, di conseguenza, una maggiore velocità massima sui rettilinei. Tuttavia, in staccata, quando il pilota inizia a frenare, il dispositivo viene disattivato, ripristinando la lunghezza intera delle sospensioni.
Piloti ufficiali Ducati
Grazie ai risultati ottenuti dalla Ducati e alla potenza del motore, nel campionato del mondo MotoGP 2023, vediamo in griglia ben 8 piloti in sella a una Ducati GP.
In questo articolo, esamineremo la scheda tecnica della GP ufficiale Ducati della squadra “Ducati Lenovo Team”.
Piloti
Il mondo della MotoGP è pieno di piloti talentuosi, ma ci sono alcuni che spiccano in modo particolare. Tra questi troviamo Francesco Bagnaia ed Enea Bastianini. Entrambi italiani su moto italiana, questi campioni del motociclismo stanno facendo parlare di sé anche grazie alla nuova Ducati GP23, che vedremo di seguito i dettagli tecnici. Adesso, facciamo un breve riassunto delle carriere e delle sfide affrontate da Bagnaia e Bastianini nel corso degli anni.
Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia, il talentuoso pilota italiano della MotoGP, ha raggiunto l’apice della sua carriera nel 2022, conquistando il prestigioso titolo di Campione del Mondo MotoGP su una moto italiana. Bagnaia, originario di Torino, ha dimostrato fin dall’inizio la sua abilità e determinazione nel motociclismo, scalando rapidamente le classifiche e diventando uno dei piloti più veloci della MotoGP. Grazie ai suoi notevoli risultati ottenuti con il team ufficiale Ducati, Bagnaia è riuscito a sbaragliare la concorrenza e affermarsi come il miglior pilota al mondo nel 2022.
Moto: Desmosedici GP23
Numero gara: 1
Esordio nei GP: la sua prima gara nella classe regina è stata su una Ducati nel 2019 in Qatar 2019. Stessa pista per quanto attiene l’esordio in Moto3 nel 2013 e Moto2 nel 2017.
Primo Gran Premio vinto: nel 2021 in MotoGP ad Aragón, in Qatar nel 2018 per la Moto2 e in Olanda nel 2016 per la Moto3.
Titoli Mondiali: 2 , in Moto2 nel 2018 e l’ultimo in MotoGP 2022.
Enea Bastianini
Enea Bastianini, promettente pilota italiano di Rimini, sta guadagnando rapidamente notorietà nel panorama della MotoGP. Il pilota, dopo esser diventato il campione del Mondo nella classe Moto2, fa il suo esordio nel Motomondiale nel 2021 con il team Esponsorama Racing (su una Ducati). Nel 2022, passa nel team Gresini Racing MotoGP, ottenendo anche la sua prima vittoria nella classe regina, confermandosi come un dei talenti emergenti del motociclismo. Nell’agosto 2022 viene annunciato il suo prossimo passaggio nel team ufficiale Ducati, in sella alla GP23.
Enea Bastianini
Moto: Desmosedici GP
Numero di gara: 23
Esordio nei GP: arriva in MotoGP nel 2021, in Moto2 nel 2019 e nella Moto3 nel 2014. Tutti gli esordi del pilota sono avvenuti sulla pista del Qatar.
Prima vittoria GP: Qatar 2022 nella MotoGP, Andalusia 2020 per la Moto2 e San Marino nel 2015 par la classe Moto3.
Titoli Mondiali: unico titolo mondiale vinto in Moto2 nel 2020.
Scheda tecnica della Ducati MotoGP
I due piloti del team Ufficiale “Ducati Lenovo“, per la stagione 2023, sono in sella a una “Ducati Desmosedici GP23”. Di seguito vedremo la scheda tecnica e i dati che siamo riusciti a reperire sulla Ducati Ufficiale della MotoGP.
Cilindrata | Potenza | PREZZO |
1.000 cc | 250 CV | n.d. |
Motore
Tipologia | motore 4 tempi raffreddato a liquido con distribuzione desmodromica a 4 valvole per cilindro |
Cilindrata | 1.000 cc |
Potenza | oltre i 250 CV |
Raffreddamento | liquido |
Emissioni | n.d. |
Capacità serbatoio | n.d. |
Avviamento | n.d. |
Lubrificante | Shell Advance Ultra 4. |
Carburante | Shell Racing V-Power. |
Trasmissione finale | Catena della D.I.D. |
Cambio
Tipologia | Cambio Manuale SEAMLESS (tradotto: senza soluzione di continuità) |
N° marce | 6 rapporti |
Frizione | multidisco |
Dispositivi
ABS | Si anche in curva |
TC Controllo della trazione | Si |
Launch Control | Si |
Controllo dell’impennata | Si |
HHC Assistenza alla partenza | Si |
GPS | Si |
Elettronica | Centralina Marelli programmata con Software Unico Dorna |
Ruote
Pneumatici Ant. | 120/60-17″ |
Pneumatici Post. | 200/69-17″ |
Cerchio Ant. | 17 pollici Marchesini in lega di magnesio. |
Cerchio Post. | 17 pollici Marchesini in lega di magnesio. |
Freni Anteriori | doppio disco da Ø 340 mm in carbonio e con pinza a quattro pistoncini della Brembo |
Freni Posteriori | disco singolo in acciaio con pinza a due pistoncini |
Velocità
Velocità massima | 360 km/h (oltre) |
Accelerazione 0-100 | 2,2 secondi |
Scarico | Akrapovič |
Alimentazione | Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati controllate da doppio sistema Ride By Wire |
Ciclistica e misure
Lunghezza | n.d. |
Larghezza | n.d. |
Altezza sella | n.d |
Peso | 157 kg |
Sospensioni Ant. | Forcella rovesciata Öhlins con foderi in carbonio |
Sospensioni Post. | monoammortizzatore Öhlins |
Altro | Sospensioni con regolazione di precarico e freno idraulico in compressione ed estensione |
Tutte le informazioni e le foto, sono di proprietà di Ducati. Per ulteriori info visita il sito ufficiale della Ducati, clicca qui.
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