Ci sono film che vale la pena vedere, altri che possiamo evitare. Sta di fatto che da motociclista, devi sicuramente vedere questi film almeno una volta nella vita.
L’arte dell’avventura e il motociclismo vanno sempre di pari passo. La libertà e l’adrenalina che si può provare su una moto è paragonabile a ben poco nel mondo dei viaggi e dei trasporti, quindi non sorprende che il motociclismo sia stato oggetto di numerosi film nel corso degli anni.
Film di moto e viaggi
I film che trattano viaggi, in generale, non fanno eccezione: spesso attingono alla coscienza dei motociclisti e alla loro curiosità del mondo. In motociclista che viaggia si pone spesso questa domanda”dove andare nel prossimo viaggio?”.
Ci sono alcuni film della lista che trattano rigorosamente di viaggi, altri comici e altri ancora che potrebbero rientrare nella categoria docufilm e tratti da storie reali. Ecco la nostra lista dei migliori film di moto che potresti non aver mai visto o di cui potresti non aver mai sentito parlare. Pensiamo che valga la pena dare un’occhiata a tutti.
Se non vuoi conoscere la trama non cliccare su “spoiler del film“. Se ti fidi ciecamente dalla nostra lista, ti invitiamo a salvarla tra i preferiti e consigliamo a tutti i motociclisti di vedere tutti i film che abbiamo elencato, buon divertimento.
Vedi anche: le frasi più belle per i motociclisti
Lista dei primi dieci film per motociclisti
- The World’s Fastest Indian
- Easy Rider (1969)
- Svalvolati on the road
- I diari della motocicletta
- Il rally dei campioni
- Come Un Tuono
- The wild angels (I selvaggi – 1966)
- Angeli dell’inferno sulle ruote (1967)
- Road to Paloma
- La Grande Fuga

Disponibile al prezzo di un aperitivo su Amazon.it, Clicca qui
1. The World’s Fastest Indian (2005, titolo italiano: Indian – La grande sfida)

Secondo noi è forse il più bel film di motociclismo che sia mai stato fatto. Basato su una storia vere, emozionante e avvincente. Tratto dal neozelandese Burt Munro, interpretato da un fantastico attore, Premio Oscar (1992 e 2021), Anthony Hopkins.
Spoiler del film.
In Nuova Zelanda, Burt Munro ha lavorato per molti anni per migliorare e aumentare la velocità della sua moto, una storica Indian del 1920. Sogna di portarla nel “Bonneville Salt Flats” (un deserto di sale) per vedere quanto può andare veloce. Prima una malattia cardiaca minaccia la sua vita, poi decide di costruire un rimorchio di fortuna, per far passare la Indian alla dogana così per dirigersi nello stato dello Utah. Lungo la strada, le persone che incontra sono affascinate dalla sua cordialità aperta e diretta. Se ce la fa ad arrivare a Bonneville, al vecchio sarà permesso di andare sulle saline con pneumatici di fortuna, senza freni e senza paracadute?
Nonostante tutte le avversità, ha stabilito un nuovo record di velocità e ha catturato lo spirito dei suoi tempi. Basato su una storia vera e diretto da Roger Donaldson
Ha stabilito diversi record mondiali di velocità sulla sua moto Indian Scout. Il film inizia negli anni ’60 con la vita di Burt a Invercargill, in Nuova Zelanda. Burt è un inventore appassionato ma eccentrico che sogna di guidare la sua amata motocicletta Indian Scout sulle Bonneville Salt Flats e stabilire un record di velocità. Nonostante le sue limitate risorse finanziarie, Burt è determinato a realizzare il suo sogno e inizia a preparare la moto per il viaggio. Burt parte per il suo viaggio, incontrando lungo il cammino numerose persone che lo aiuteranno nell’impresa. Dopo numerose difficoltà meccaniche e battute d’arresto finanziarie, Burt arriva finalmente alle Bonneville Salt Flats. Stabilisce un nuovo record mondiale, ma a causa di un cavillo, il record non viene riconosciuto. Nonostante ciò, Burt è orgoglioso di sé stesso e del risultato e torna a casa in Nuova Zelanda. Al suo ritorno, Burt viene acclamato come un eroe e non è più l’eccentrico vecchio di Invercargill. È abbracciato dalla sua comunità ed è sulla bocca di tutti in città. Il film si conclude con Burt che celebra il suo successo e si gode l’adorazione della sua città natale.
2. Easy Rider (1969)

Wyatt e Billy sono due motociclisti sulla strada per Mardis Gras ed incontrano autostoppisti, un avvocato ubriacone, un carcere, un bordello e la morte di un amico
Spoiler del film
Dopo aver venduto una partita di cocaina messicana ad un ricco arabo, Billy e Wyatt (che si fa chiamare Capitan America) investono il ricavato in un viaggio in motocicletta alla volta di New Orleans e della grande festa di strada del Mardi Gras. Gli incontri che fanno lungo la strada raccontano l’America degli hippy, delle comuni e della celebrazione del sesso libero e delle droghe, ma anche quella dei pregiudizi duri a morire, omofoba, reazionaria e drammaticamente violenta.
A tanto entusiasmo è seguito, decenni dopo, un ridimensionamento critico del film persino eccessivo. Oggi i tempi sono maturi per tornare a vederne virtù e limiti con ritrovata obiettività.
Il viaggio attraverso gli States si trasforma in un’odissea nell’intolleranza americana. Dopo la sosta nella comunità degli hippy, fanno conoscenza con George, che si unisce a loro ma muore per mano di sconosciuti in un’aggressione notturna. Anche per Billy e Wyatt, sulla strada del ritorno, incontreranno la morte in attesa di loro.
3. Svalvolati on the road (2007)

Il titolo originale del film è Wild Hogs, che tradotto sarebbe stato “maiale selvatico”, ma in italia arriva come “svalvolati on the roard”. Si tratta di un film comico americano, ma questa volta come protagonisti 4 motociclisti. Nel film troviamo i quattro attori protagonisti, John Travolta, Tim Allen, Martin Lawrence e William H. Macy . È stato distribuito per la prima volta negli stati uniti a marzo del 2007.
L’etichetta di distribuzione cinematografica divenne Walt Disney Studios Motion Pictures
Spoiler del film.
Quattro uomini di mezza età decidono di fare un viaggio in moto da Cincinnati al Pacifico per allontanarsi dalle loro vite che non li stanno portando da nessuna parte. .
Il film inizia a Cincinnati, il dentista Doug Madsen è in crisi, annoiato dalla sua vita borghese e rimpiange la sua spericolata gioventù quando era conosciuto come il Golden Biker. L’aspirante scrittore Bobby Davis si sente pressato dalla moglie e odia il suo lavoro. Il timido analista informatico nerd Dudley Frank non ha successo con le donne. Il ricco Woody Stevens è sposato con una top model. Insieme, i quattro amici di mezza età sulle loro motociclette si autodefiniscono “Wild Hogs”. Quando Woody perde la moglie ed è completamente distrutto, invita i suoi amici a fare un viaggio su strada nel Pacifico, in cerca di libertà. Dopo molti incidenti, si fermano per una birra in un bar di proprietà della pericolosa gang di motociclisti “Del Fuegos”. Il loro duro capo Jack ruba la motocicletta di Dudley, così Woody decide di recuperarla. Woody taglia i tubi del carburante delle moto della banda e provoca un incidente, facendo esplodere il loro bar e alcune delle moto, ma non dice la verità ai suoi amici. Quando si fermano nella cittadina di Madrid senza benzina, Dudley si innamora della cameriera e proprietaria del bar locale Maggie. Tuttavia, i “Del Fuegos” li intrappolano nella cittadina e i “Wild Hogs” devono prendere una posizione.
4. I diari della motocicletta (2004)

Il film racconta il viaggio avvenuto da due amici, Alberto Granado e Ernesto Guevara. Eh si, è il racconto di come il leader della guerriglia marxista e rivoluzionario, con il viaggio in moto ha cambiato e trasformato il suo pensiero sulla politica e economia.
Il loro percorso pianificato è ambizioso, li porterà a nord attraverso le Ande , lungo la costa del Cile, attraverso il deserto di Atacama e nell’Amazzonia peruviana per raggiungere il Venezuela giusto in tempo per il 30° compleanno di Granado il 2 aprile….
Spoiler del film
1952. Due giovani studenti universitari, Alberto Granado ed Ernesto Guevara partono per un viaggio in moto che li porterà ad attraversare diversi paesi del continente latino-americano. Quella che doveva essere un’avventura giovanile all’insegna del divertimento, si trasforma progressivamente nella presa di coscienza della condizione di indigenza in cui versa gran parte della popolazione. Quel viaggio cambierà nel profondo i due giovani motociclisti. La vera storia di due uomini: uno di loro diventerà il rivoluzionario “Che” (Guevara) mentre l’altro, (dovrebbe) essere ancora vivo ed è diventato un medico influente a Cuba.
Durante la loro spedizione, Guevara e Granado incontrano la povertà dei contadini indigeni, e il film assume una maggiore serietà una volta che gli uomini acquisiscono una migliore percezione della disparità tra gli “abbienti” (a cui appartengono) e i “non abbienti” ovviamente sfruttati (che costituiscono la maggioranza di coloro che incontrano) viaggiando a piedi. In Cile, ad esempio, incontrano una coppia senza un soldo, costretta a mettersi in viaggio a causa delle loro convinzioni comuniste. In una scena, Guevara e Granado ammettono vergognosamente alla coppia che sono in cerca di lavoro anche loro. Il duo accompagna poi la coppia alla miniera di rame, dove Guevara si arrabbia per il trattamento riservato ai lavoratori.
Tuttavia, è una visita alle antiche rovine Inca di Machu Picchu in Perù che consolida qualcosa in Guevara. Le sue riflessioni vengono poi tristemente riconcentrate su come una civiltà indigena capace di costruire una tale bellezza potrebbe essere distrutta dai creatori del decadimento urbano alla fine inquinato della vicina
Più tardi, in Perù, fanno volontariato per tre settimane. Lì, Guevara osserva sia letteralmente che metaforicamente la divisione della società, poiché il personale che vive sulla riva nord di un fiume, è separato dai lebbrosi indigenti che vivono dall’altra parte del fiume a sud. Per dimostrare la sua solidarietà e la sua convinzione medica che la lebbra non sia contagiosa, Guevara si rifiuta di indossare guanti di gomma durante la sua visita come richiesto dalla suora capo, scegliendo invece di stringere mani nude e interagire normalmente con i pazienti lebbrosi sorpresi.
Alla fine del film, dopo il suo soggiorno nella colonia di lebbrosi, Guevara conferma i suoi nascenti impulsi egualitari e rivoluzionari, mentre fa un brindisi di compleanno, che è anche il suo primo discorso politico. In esso, invoca l’unificazione del Sud America sulla base dell’unità del popolo. Questi incontri con l’ingiustizia sociale trasformano il modo in cui Guevara vede il mondo e i suoi scopi in esso, e per implicazione motivano le sue successive attività politiche come rivoluzionario marxista.
Guevara compie il suo simbolico “viaggio finale” di notte quando, nonostante il pericolo, attraversa a nuoto il fiume che separa le due società della colonia di lebbrosi, per trascorrere la notte in una baracca per lebbrosi, invece che nelle cabine dei medici. Il film si chiude con un’apparizione del vero Alberto Granado, 82 anni, insieme a immagini del viaggio effettivo e un breve accenno all’esecuzione di Che Guevara nel 1967 nella giungla boliviana .
5. Il rally dei campioni (1971)

Il titolo originale di questo film è On Any Sunday (ogni domenica), che non è da confondere con “ogni maledetta domenica” anch’esso sportivo ma tratta di football americano. Tornando alle moto, “il rally dei campioni” è un documentario sul motociclismo. All’interno alcuni dei campioni del motociclismo e attori di spicco, come “Steve McQueen”, anche lui pilota motociclista. .
Spoiler del film
Il documentario americano del 1971 sullo sport motociclistico, diretto da Bruce Brown. È stato candidato all’Oscar del 1972 come miglior documentario. Il regista ha cercato di mostrare, per i tempi che erano allora, i talenti unici che i piloti avevano per per le diverse competizioni e gare su due ruote. Ma non solo, anche la tipologia di persona che si nascondeva dietro ogni stile di motociclismo. Ad esempio, i piloti di motocross erano tipicamente tipi dallo spirito libero, mentre i corridori del deserto erano spesso solitari. Nelle corse del Grand National, Brown ha mostrato personalità molto diverse, come l’approccio aziendale alle corse mostrato da Mert Lawwill rispetto all’approccio spensierato per cui David Aldana è diventato famoso.
Non abbiamo il 4K e nemmeno l’alta risoluzione, ma è un film che merita di essere visto, almeno una volta.

Disponibile al prezzo di un aperitivo su Amazon.it, Clicca qui
6. Come Un Tuono (2012)

The Wild Angels è i il titolo originale di questo film indipendente americano del 1966 che riguarda dei motociclisti fuorilegge. Girato nella California meridionale, è stato il primo film ad associare l’attore Peter Fonda alle motociclette. Ha ispirato il genere dei film sui motociclisti che è continuato fino ai primi anni ’70.
Spoiler del film
Nel 1997, Luke Glanton è uno stuntman motociclistico e lavora in un luna park itinerante facendo spettacoli motoiclistici. Durante uno spettacolo a Schenectady (città nello stato di NewYork), incontra la sua ex compagna Romina Gutierrez. Luke scopre di essere stato inconsapevolmente il padre di suo figlio, Jason. Così decide di lasciare il luna park per stare vicino a madre e figlio.
Luke cerca in tutti i modi di tornare con lei, lasciando anche il lavoro, per evitare di far crescere suo figlio senza un padre. Lei non lo vuole coinvolgere, anche perché ha una relazione con un’altro uomo.
Luke inizia a lavorare part-time per il meccanico Robin Van Der Hook. Quando chiede di aumentare lo stipendio, Robin gli rileva che l’unico modo è organizzare una rapina in banca, cosa che lui aveva già fatto
Luke accetta di rapinare piccole banche, scappando ogni volta con la moto. Il modus operandi è semplice. Luke scappa in moto, poi raggiunge il socio Robin poco distante e sale sul camion, così continuando la fuga indisturbati.
Luke usa la sua parte di denaro guadagnato per riconquistare la fiducia della sua Ex compagna, la quale si scopre ancora innamorata di lui, riuscendo così a passare anche più tempo con il figlio. Luke e Romina fanno l’amore nella sua roulotte e lui trascorre del tempo con lei e Jason. Un giorno entra in casa di Romina e del nuovo compagno per montare una culla per suo figlio. Così Kofi (il nuovo compagno di lei) gli intima di andarsene, Luke lo colpisce con una chiave inglese e così viene arrestato. Robin lo tira fuori di prigione e Luke dice che vuole provvedere al futuro di Jason e vuole continuare a fare rapine. Robin si rifiuta di fare e i due litigano. Robin per evitare che Luke compia altre rapine, smonta completamente la moto di Luke.
Luke però, deciso a tutto nonostante il rifiuto di Romina di iniziare una nuova vita con lui, minaccia Robin con una pistola riprendendosi i soldi della cauzione. Prosegue così la sua folle corsa alle rapine, ma la sua ultima, condotta da solo, finisce male e si conclude con la sua morte, avvenuta in uno scontro a fuoco con il poliziotto Avery Cross, anch’egli padre da poco.
Luke manda a monte una rapina in banca e viene inseguito a piedi dalla polizia. Entra in casa di uno sconosciuto e chiama Romina per chiederle di non dire niente a Jason. La recluta Avery Cross entra nella stanza e spara a Luke allo stomaco. Luke risponde al fuoco, colpendo Avery alla gamba, poi Luke cade dalla finestra e muore.
7. The wild angels (I selvaggi – 1966)

Uno dei più grandi successi a livello commerciale, poiché con un budget di 360.000 dollari, è riuscito ad incassare ben 14.000.000 di dollari. Si tratta di un film di metà anni sessanta che sfrutta temi di nicchia, con alcune scene molto piccanti.
Spoiler del film
I selvaggi (The Wild Angels) è un film del 1966 diretto da Roger Corman.
Il film è stato ispirato da una foto sulla rivista Life che mostrava il funerale di un membro degli Hell’s Angels. Corman coinvolse veri membri degli Hell’s Angels come comparse, anche se questo causò problemi durante le riprese.
Il film, diretto da Roger Corman, segue un gruppo di motociclisti, i “Hells Angels”
In sintesi, Hells Angels on Wheels è un dramma che esplora le tensioni tra il desiderio di libertà e le conseguenze delle scelte distruttive, il tutto in un’epoca in cui la cultura motociclistica stava guadagnando un posto preminente nel cinema e nella società.
In uno scontro tra bande, Loser rimane gravemente ferito e portato all’ospedale, mq qui viene sostanzialmente rapito dai suoi compagni. Successivamente muore per mancanza di assistenza medica, così i suoi amici decidono di seppellirlo nel suo paese di nascita. Durante la cerimonia funebre, però, il capo della banda ed i suoi complici rimangono sconvolti dalla freddezza delle parole di circostanza pronunciate dal pastore e si scatenano. Non come si possa pensare, ma in una vera orgia, con stupri e profanazione di cadavere. All’arrivo della polizia, tutti fuggono tranne il capo di questa banda che resta li.
8. Angeli dell’inferno sulle ruote (1967)

Una storia che inizia con un noioso lavoro, che poi viene abbandonato per l’amore della vita da bikers. Ma a quei tempi i motociclisti in america erano solo bande di violenti e criminali.
Spoiler del film
Poeta, un giovane che lavora come benzinaio, decide di lasciare il suo impiego per unirsi a una banda di motociclisti teppisti. Insieme a loro, prende parte a numerosi violenti scontri con altre bande rivali. Durante questo periodo, Poeta si innamora di Sheila, la ragazza di Buddy, il leader del gruppo. Nonostante il suo amore, Sheila inizia una relazione con Poeta non per sentimenti sinceri, ma per suscitare la gelosia di Buddy.
Quando Poeta scopre che Sheila è incinta, decide di affrontare Buddy, chiedendogli di prendersi le sue responsabilità. La risposta beffarda di Buddy scatena una rissa tra i due, durante la quale Buddy perde accidentalmente la vita. Poeta, ormai stanco di tanta violenza, decide di lasciare la banda e tornare al suo vecchio lavoro.
9. Road to Paloma (2014)

Un film prodotto, scritto e interpretato dal Jason Momoa, al suo debutto come registra. L’attore lo abbiamo, tra i numerosi film, anche nel ruolo principale in Aquaman e in diverse stagioni di Game of Thrones.
Spoiler del film
“Road to Paloma” (2014) è un film drammatico diretto e interpretato da Jason Momoa (al suo debutto come regista). La trama segue il viaggio di Wolf, un uomo che cerca la redenzione dopo aver commesso un atto di vendetta per la morte di sua madre, uccisa in un atto di violenza. Per onorare il suo ricordo, scappare dalla polizia e trovare un po’ di pace interiore, Wolf intraprende un viaggio attraverso le strade americane a bordo della sua motocicletta, diretto verso Paloma, una località che ha un significato profondo per lui.
Durante il suo viaggio, Wolf si confronta con i demoni del suo passato, riflettendo sulla perdita, il dolore e il bisogno di confrontarsi con le proprie scelte. Lungo il percorso, incontra diverse persone che lo aiutano a riflettere sulla sua esistenza, tra cui un giovane ragazzo che si trova in difficoltà e una donna che lo fa riflettere sulle relazioni e sul significato della vita.
“Road to Paloma” è un film che esplora temi di redenzione, giustizia e libertà, utilizzando la motocicletta come simbolo di indipendenza e di viaggio interiore. Con una regia essenziale e paesaggi mozzafiato, il film è un’ode alla ricerca di sé stessi e alla possibilità di ricominciare nonostante le difficoltà del passato.
10. La Grande Fuga (1963)

La Grande Fuga è un avvincente film di guerra del 1963 che narra la storia di un gruppo di prigionieri alleati in un campo di prigionia tedesco durante la Seconda Guerra Mondiale. La pellicola esplora temi di coraggio, solidarietà e resistenza, mentre i prigionieri cercano di evadere in una serie di eventi pieni di suspense. Per scoprire come si sviluppa questa straordinaria fuga, leggi la trama completa.
Spoiler del film
La Grande Fuga (1963), diretto da John Sturges, è un film di guerra epico basato su eventi reali e sul libro di Paul B. pilota australiano della Air Force nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942, un gruppo di soldati inglesi viene internato nel campo di prigionia tedesco, progettato per ospitare prigionieri difficili e prevenire fughe. Il leader del gruppo, il comandante della RAF Roger Bartlett, viene sospettato dai tedeschi di organizzare un piano per destabilizzare le forze naziste, e decide di lanciare una massiccia fuga per liberare circa 250 prigionieri.
Per realizzare l’evasione, Bartlett e i suoi compagni di prigionia mettono a punto una serie di tunnel segreti (chiamati “Tom”, “Dick” e “Harry”), affidandosi a specialisti in vari mestieri come scassinatori, falsari e falegnami per creare documenti, abiti civili e razioni. Nonostante un primo fallimento con il tunnel “Tom”, l’organizzazione si concentra su “Harry”, l’ultimo tunnel che porta alla libertà. Durante la notte stabilita per la fuga, 76 prigionieri riescono a uscire, ma il piano viene scoperto quando alcune guardie sentono un rumore e danno l’allarme.
Molti dei prigionieri vengono catturati mentre cercano di fuggire verso la Francia, la Svizzera e la Spagna. Nonostante ingegnosi travestimenti e manovre, la maggior parte di loro viene catturata, alcuni uccisi. Un piccolo gruppo riesce a scappare, tra cui il capitano Virgil Hilts, che compie una spettacolare fuga in motocicletta, ma finirà impigliato nei reticolati. Alla fine, 50 prigionieri vengono giustiziati dalla Gestapo, mentre alcuni riescono a sfuggire oltre i confini. La fuga, purtroppo, finisce in tragedia, ma celebra l’ingegno e il coraggio dei prigionieri che, anche di fronte alla morte, lottano per la libertà
La lista continua
Se sei un appassionato di moto e di adrenalina, questi film sono un must assoluto. Ogni pellicola in questa lista ti trasporterà nel mondo della velocità, della libertà e della passione per la moto. Ecco gli ulteriori titoli di film per motociclisti che devi assolutamente vedere.
TT3D: Closer to the Edge (2011)

Un emozionante documentario che ti immerge nell’adrenalinico mondo del Tourist Trophy di Isle of Man, una delle gare più pericolose del mondo. Con immagini mozzafiato e storie di coraggio, il film ti fa sentire come se fossi parte della competizione, mostrando l’incredibile dedizione dei piloti e il rischio che corrono per vincere.
Biker Boys (2003)

Un film che segue la storia di un giovane motociclista che entra nel mondo delle corse illegali per scoprire la verità su suo padre, un leggendario biker. Un mix di adrenalina, rivalità e famiglia, che ti farà vivere la cultura delle moto da corsa underground.
Ghost Rider (2007)

Nicolas Cage interpreta Johnny Blaze, un motociclista che diventa il Ghost Rider, un vendicatore soprannaturale con il potere del fuoco. Un film che unisce azione, effetti speciali spettacolari e la mitologia del diavolo in una trama che ti terrà incollato allo schermo.
Torque (2004)

Un film pieno di inseguimenti mozzafiato e combattimenti tra motociclisti, con un mix di velocità e sparatorie. La trama segue un giovane motociclista che deve affrontare una gang criminale per dimostrare il suo valore. Se ti piacciono le corse ad alta velocità e l’azione intensa, questo è il film che fa per te.
Centauro (2022)

Un film drammatico che racconta la storia di una giovane donna che entra nel mondo delle corse su strada per riscattarsi e trovare un modo per sfuggire alle sue difficoltà. La pellicola esplora le emozioni e le sfide di chi vive nel mondo delle competizioni motociclistiche.
Why We Ride (2013)

Un documentario che celebra la passione e la cultura delle moto. Attraverso interviste con motociclisti di ogni tipo, il film esplora le ragioni per cui le persone sono attratte dalle moto e l’impatto che queste hanno sulla vita di chi le guida. Un omaggio sincero alla libertà e alla comunità motociclistica.
Mad Max – Fury Road (2015)

Un’epica corsa nel deserto post-apocalittico, con veicoli e motociclette che scivolano tra le dune in una battaglia senza fine per la sopravvivenza. Con una regia visivamente straordinaria e un ritmo incalzante, il film è un’ode alla velocità e alla sopravvivenza, con motociclette, auto e autocarri al centro di questa travolgente avventura.
Mandy (2018)

Un thriller psichedelico che mescola vendetta e follia, in cui un uomo cerca di vendicare la sua compagna a seguito di un attacco violento. Le moto non sono proprio da protagoniste, ma la trama combina azione, horror e surrealismo in modo unico.
Se hai trovato questo articolo utile, vieni a scoprire un mondo di contenuti unici e affascinanti! Iscriviti alla nostra pagina Facebook e visita il nostro profilo Instagram.