La ripartenza in moto su una salita ripida, potrebbe essere un problema se non si conoscono le basi. Come affrontare la salita, dove arrestarsi, come appoggiare i piedi in terra e in che posizione fermare la moto. Sono tutte valutazione, che un motociclista esperto fa automaticamente ogni qualvolta si presenta una salita. Per questo, l’articolo che segue è rivolto a chi ha poca esperienza nel merito o vuole semplicemente conoscere le diverse tecniche di approccio alle pendenze.
Con le giuste tecniche e consigli che abbiamo raccolto in questa guida, riusciremo ad eseguire la manovra di ripartenza in tutta sicurezza. Questo perché, la ripartenza in salita, potrebbe scoraggiare molti motociclisti alle prime armi. L’affrontare una lunga pendenza stradale, soprattutto quando siamo in luoghi sconosciuti, può mettere preoccupazione. Non sappiamo quando finirà la salita, non conosciamo la quantità di traffico che può formarsi dietro di noi e non siamo a conoscenza dello stato manutentivo del manto stradale (siamo pur sempre in italia). Quello che molti motociclisti fanno, anche i più esperti, è cercare di mantenere una velocità bassa e constante, così da evitare di fermarsi in pendenza. Questa è la tecnica base del non fermarsi mai, ma non sempre è possibile.
La forza di gravità che agisce su di noi e sulla moto, complica notevolmente la procedura di ripartenza nel caso ci dovessimo fermare. Il rischio di perdere aderenza in caso di arresto improvviso o di scivolare all’indietro, è altissimo. Detto ciò, vogliamo assicurarti, che non sei l’unico motociclista a temere le salite, sono veramente in tanti ad avere il timore di affrontare pendenze ripide. Ma non abbiate paura, siamo pur sempre motociclisti e amiamo le sfide.
Superiamo le paure
La paura è un’emozione generata dalla nostra testa per proteggerci dai pericoli esterni. Se ci fosse una classifica delle diverse fobie motociclistiche, sul podio troveremmo quella dell’affrontare le pendenze stradali. Più precisamente, si tratta del timore di fermarsi durante una salita ripida. La paura aumenta quando siamo in zone trafficate, e dietro di noi ci si può formare una carovana di veicoli che ci metterebbe pressione.
Vi è il timore, che la moto scivoli all’indietro non appena arrestiamo il motociclo. Beh, facciamocene una ragione, non è paura, ma è una certezza se non si conoscono le giuste tecniche. Con questo non vogliamo scoraggiare nessuno, ma dobbiamo mettere in preventivo, che soprattutto all’inizio, potrebbe accadere. Ma esiste una soluzione anche per questo, e la vedremo successivamente. La cosa che possiamo confermare, che un piccola scivolata delle ruote nel momento di arresto del veicolo, è del tutto normale.
Timore dell’altezza
Un’altra paura che circola tra i motociclisti, è quella di non essere abbastanza alti per appoggiare in modo stabile entrambi i piedi sul manto stradale. Un’insufficienza stabilità, induce nella testa un’insicurezza, che aumenta quando la pendenza è molto ripida. Con piccoli accorgimenti possiamo ottenere una ripartenza perfetta, senza cadute e spegnimenti di motore. Altrimenti, vi è un’alternativa, ed è acquistare un’accessorio da installare all’estremità delle scarpe, che permette di aumentare l’altezza del motociclista.
Automatismi basilari
Gli automatismi sono importanti, perché ci vengono in aiuto quando ci troviamo in una situazione di pericolo e abbiamo bisogno di una reazione veloce e immediata. Per imprimere nella testa questi automatismi, bisogna abituare la mente e il corpo, a reagire automaticamente alle sollecitazioni esterne. Nel nostro caso, bisognerà cerare di tenere sempre entrambi i freni azionati quando siamo fermi. Dovrà avvenire in ogni circostanza, sia se siamo fermi al semaforo e sia se siamo in ripartenza da una sosta. Questo metodo, imprime nel nostro cervello un automatismo che ci abituerà a ripartire in moto sempre con entrambi i freni azionati.
All’inizio potrà sembrare complicato, ma vi assicuro che quando siamo su una salita ripida, saper ripartire con entrambi i freni può fare la differenza. Con il tempo, questa reazione diventerà naturale e ci tornerà utile quando affronteremo i diversi dislivelli stradali. Questo tecnica è fondamentale, soprattutto per chi non possiede una moto di ultima generazione con sistemi elettronici all’avanguardia e di assistenza alla guida.
Arresto del motore sulla salita
Se ci dovessimo fermare su una salita con un alta pendenza, la prima cosa da fare, è non andare in panico. Ripartire su una collina non è la fine nel mondo, con le giuste tecniche e conoscenze, non avremo nessuna difficoltà ad affrontare la salita. Esaminiamo brevemente i passaggi da effettuare, poi vedremo i diversi approcci e consigli, entrando nel dettaglio della questione.
Tecnica base di ripartenza
- Portarsi in prima marcia;
- prima di arrestare completamente la marcia, tirare fuori i piedi dalle pedane;
- azionare solo il freno anteriore e la frizione;
- fermarsi con entrambi i piedi in terra;
- una volta stabili, azionare (in aggiunta) il freno posteriore;
- prepararsi alla ripartenza;
- accelerare con maggiore potenza, aumentando notevolmente i giri del motore (4.000/4.500 rpm);
- iniziare a lasciare la frizione, lentamente, tendendo azionati entrambi i freni;
- nessuna paura, la moto non impennerà, l’importante è non lasciare MAI la frizione di botto;
- quando si sente il motore spingere la ruota, lasciare lentamente i freni;
- la moto dovrebbe rimanere in uno stato di equilibrio, senza l’ausilio dei freni;
- prendere velocità in modo rapido ed il gioco è fatto!
Allenarsi
Per padroneggiare le diverse tecniche di ripartenza in salita, è consigliabile eseguire delle prove in solitaria. Le prime volte armiamoci di tanta pazienza, lasciamo il passeggero a casa e troviamo un luogo lontano dal traffico. Maggiore sarà la pratica che eseguiremo e migliore sarà il risultato finale.
La pratica serve a tutti, perché ci prepara ad eventuali imprevisti. La stessa circostanza è per chi vuole apprendere le nozioni basi di come avviare una moto a spinta, o chi vuole a tutti i costi conoscere le tecniche per impennare o eseguire altre figure da stuntman (da eseguirsi in circuiti chiusi o luoghi privati).
Cosa evitare
Quando avvistiamo una salita o una discesa (vale per tutte le pendenze), fare un veloce check-up della strada che stiamo per affrontare. Identifichiamo tutte le diverse contaminazioni che sono presenti sul manto stradale. Cerchiamo una porzione di asfalto pulito (se possibile), evitando di fermarci su sabbia, ghiaia, foglie e qualsiasi materiale che possa farci perdere aderenza.
Altra cosa da evitare, è di fermarsi lateralmente alla pendenza, ma bisognerà arrestarsi in posizione perpendicolare rispetto al pendio. In sostanza, la moto deve essere in una posizione più diritta possibile rispetto alla salita. Questo, ci darà modo di poter ripartire poggiando un solo piede in terra, oltre a facilitarci l’equilibrio nel momento in cui la moto si dovesse spegnere.
Un ultima cosa, non camminare “a saltelli” mentre stiamo cercando di ripartire. Sono in molti a farlo, ed è un errore grave perché non ci da il pieno controllo del peso della moto.
Inclinare verso il monte
Se dovessimo fermarci in posizione non perpendicolare alla pendenza, è preferibile inclinare la moto verso il monte della salita (verso la parte alta), di conseguenza appoggeremo il piede in terra alla parte alta della salita. Così facendo, sarà più facile tenere l’equilibrio ed inoltre, caricheremo meno peso su un unico piede.
Questa tecnica eviterà di inclinare troppo la moto verso il lato basso, dovuto dalla pendenza e alla forza di gravità che agirà sulla moto. In caso contrario, o siamo alti due metri e riusciremo a tenere la moto diritta, o probabilmente il peso della moto e aggiunto al nostro, graverà tutto su un unico piede.
Prima si frena
Nel momento in cui abbiamo arrestato la corsa della moto, la stessa potrebbe scivolare (anche di poco) all’indietro e farci perdere l’equilibrio. Se si inizia ad indietreggiare, attenzione ai piedi poggiati in terra. I pedali se hanno un problema e non sono retrattili, possono finirci sugli stinchi (o nei polpacci, dipende dalla posizione) e farci male. Il consiglio è consentire alla modo di stabilizzarsi, assecondando il lieve arretramento della stessa e con essa facciamo scivolare i piedi.
Attenzione a non ruotare il manubrio, teniamolo saldamento fermo e diritto rispetto alla ruota posteriore. Entrambi i cerchi, devono essere allineati su un unica asse “immaginaria” di riferimento, come se stessimo su un binario di un treno. Così anche se arretriamo di molto, non perderemo il controllo della moto.
Piede sinistro
Il freno anteriore sulle moto è da sempre quello che ha maggiore potenza, pertanto preferiamolo ogni qualvolta ci si fermi. Se dovessimo trovarci perfettamente perpendicolari alla pendenza, mettiamo il piede sinistro in terra e quello destro a frenare il freno posteriore.
Il piede sinistro, che è a contatto con il manto stradale, posizionarlo un po’ più avanzato rispetto a quando siamo su un terreno pianeggiante. Questo ci darà qualche metro di vantaggio quando ripartiremo, senza che saltelliamo con i piedi.
Se invece abbiamo una moto di ultima generazione con l’assistenza alle ripartenze in salita, i piedi dovranno essere posizionati sfalsati tra loro. La posizione di questi dovranno essere uno più avanti e uno più dietro. Così facendo ci permette di ripartire agevolmente senza pattinare/camminare con le scarpe al suolo, tanto ci sarà l’elettronica a fermare la moto in discesa.
Freno posteriore
Tra le tecniche più difficile per ripartire in salita, troviamo quella di utilizzare solo il freno anteriore. Non che sia impossibile, ma presenta più complicazioni. Prima di tutte, ci sta la difficoltà di rilasciare il freno anteriore e con la stessa mano, girare la manopola dell’acceleratore. Si tratta di una pratica che si acquista con il tempo e con l’allenamento.
Per questo, una volta fermi, cerchiamo di tenere la moto ferma utilizzando solo il freno posteriore. La potenza frenante, dipenderà dal grado di pendenza della salita, ma di solito basterà da sola a tenere la moto ferma. In questo caso abbiamo le dita della mano destra libere dalla leva del freno, e possiamo eseguire una partenza più rapida e in sicurezza.
Il metodo di ripartire con il freno posteriore azionato, riduce la difficoltà di fare due azioni con un unica mano (rilasciare il freno e accelerare).
Come ripartire su una salita?
Adesso è arrivato il momento di vedere la procedura completa di come ripartire con la moto su una salita. Questa che vedremo di seguito, non è altro che una spiegazione, passo passo, della tecnica base che abbiamo visto all’inizio dell’articolo, ma con piccoli suggerimenti.
Prepararsi alla fermata
Prima di arrestare completamente la moto e poggiare i piedi sul manto stradale, assicurarsi di aver messo il cambio in prima marcia. Non vogliamo rischiare di mandare la moto in stallo o scalare tutte le marce da fermi. Soprattutto se la moto ha qualche anno in più, passare dalla quinta marcia alla prima, potrebbe crearci problemi. Il cambio, in alcune circostanza, potrebbe non consentirci una scalata di 3/4 marce, con la moto completamente ferma.
Accelerazione
Una volta che siamo fermi, in prima e con la leva della frizione azionata, possiamo iniziare la partenza. Per superare la forza di gravità, abbiamo bisogno di maggiore potenza del motore, rispetto a quando siamo in piano.
Con una quantità di giri del motore maggiore, eviteremo il classico stallo in partenza (spegnimento della moto). Non preoccupiamoci tanto della quantità dei giri di motore, piuttosto, prestiamo attenzione alla leva della frizione. A meno che non lasciamo quest’ultima improvvisamente, la moto non si ribalterà o impennerà.
Freno, Frizione e acceleratore.
Maggiori saranno i giri del motore e più lenta dovrà essere la velocità di rilascio della frizione. Si consiglia di fare pratica con la leva della frizione e l’acceleratore, cercando di imparare il punto di innesto del cambio.
La frizione è l’unico dispositivo che ci permette di evitare che la moto vada in stallo o si impenni. Per conoscere meglio questo meccanismo e approfondire la questione, consigliamo di leggere “il funzionamento completo della frizione“. Ma per semplificare, la frizione consente di trasferire la rotazione dell’albero del motore, direttamente alla ruota posteriore (con un sistema di ingranaggi e dischi).
Con l’aumentare dei giri del motore, iniziamo a rilasciare la leva della frizione. Quando i dischi della frizione inizieranno il processo di attrito, sentiremo la moto muoversi in avanti. In questa circostanza, è bene non lasciare tutta la frizione fin quando non siamo completamente partiti.
In bilico
Il punto di bilico è quando riusciamo a tenere la moto in equilibrio su una salita, con l’uso della sola frizione. Questo accade quando la frizione e il motore permettono di stabilizzare la moto anche rilasciando entrambi i freni. Vi è un punto preciso, che dipende dalla tipologia di moto, grado di pendenza e potenza del motore.
Questo metodo è per i più esperti, è per apprendere la tecnica a pino, ci sarà bisogno di molta pratica. Tirare eccessivamente la frizione, abbasserà il punto di attrito della frizione, con il risultato che la moto inizierà ad indietreggiare. Di opposto, rilasciare troppo la leva della frizione, si otterrà troppo attrito tra i dischi, con conseguente avanzamento della moto. Nel mezzo tra queste due situazione, vi è il punto di equilibrio. Il risultato finale sarà una moto ferma senza l’uso di freni.
Partenza in salita
E’ arrivato il momento di partire seriamente, muovendoci in avanti e risalendo la pendenza. Per fare ciò, aumentiamo gradualmente i giri del motore, diminuiamo la pressione sui freni e lasciamo la leva della frizione. Se il motore ha abbastanza potenza rispetto alla forza di gravità, la moto si muoverà in avanti.
Qualora la moto dovesse spegnersi, non andiamo in panico. Con le leve della frizione e freno azionate, riavviamo il motore e riproviamo nuovamente la ripartenza.
Partenza in salita in scooter
La procedura è uguale per tutte le tipologia di moto, mentre per gli scooter è ancora più semplice. Per la ri-partenza di uno scooter su una salita, la procedura viene supportata dal solo freno posteriore. Avendo quest’ultimo posizionato al lato sinistro del manubrio, opposto alla manopola dell’acceleratore (lato destro), il procedimento è molto più facile.
In assenza del pedale del cambio e della frizione, basterà posizionare entrambi i piedi in terra, e azionare il solo freno posteriore. A questo punto, girare la manopola dell’acceleratore e non appena la ruota inizierà a spingere, lasciare i freni.
Come frenare su una salita
Come abbiamo visto in precedenza, frenare in salita è tanto importante quanto la partenza stessa. Le cose da tenere in considerazione sono poche, ma fondamentali per permetterci di non sbagliare.
Assicuriamoci di utilizzare entrambi i freni quando siamo in salita, così eviteremo di scivolare all’indietro. Non è questione di potenza frenante, ma di sicurezza. Se abbiamo della sabbia, della breccia o delle piccole pietre sotto una ruota, frenando con entrambi i freni, i pneumatici faranno maggiore attrito con il suolo. Con questo, eviteremo l’effetto scivolamento all’indietro, che provoca panico tra i novizi.
Conclusioni
Ripartire con la moto in salita, può essere difficile se non si conoscono le giuste tecniche. Speriamo di aver fatto un ottima descrizione dei problemi che possono insorgere e delle soluzioni da apportare per affrontare le pendenze.
Come in tutte le cose, è una questione di equilibrio tra conoscenza e pratica. Attenzione allo stallo (spegnimento della moto), all’asfalto sporco e ai veicoli dietro di noi.
Con il tempo, affrontare una salita e fermarsi su un pendio, non sarà più un problema