A volte quando si viaggia per lunghi tratti stradali si perde la condizione del tempo e della distanza percorsa, e ci si dimentica di controllare la lancetta del carburante. In questo caso succede che un segale acustico e una spia arancione ci ricordano che l’auto va alimentata con un carburante e che siamo entrati in riserva. Il divertimento di viaggiare con il serbatoio quasi vuoto è affascinante quando si ha 18 anni e pochi soldi nel portafoglio, ma se si viaggia con famiglia a carico può diventare un trauma.
Per evitare di rimanere a piedi e mettere a rischio la nostra e l’incolumità di chi è con noi, è bene sapere un paio di cose sulla riserva. In questo articolo vedremo fino a che punto si può viaggiare con l’auto una volta che l’indicatore ha raggiunto la riserva. La quantità di km sono diversi a seconda del modello e dell’età del veicolo, ma ci sono alcuni principi che potrebbero aiutare a determinare la risposta.
La spia della riserva si accende e l’auto richiede urgente rifornimento. È ora di fare il pieno di carburante! Ma se si potesse determinare esattamente quanti chilometri può andare lontano l’auto in riserva? Conoscendo questo potremmo essere in grado di finire il viaggio o arrivare al prossimo distributore con maggiore tranquillità.
indice
- Indicatore del carburante
- Quanto carburante contiene la riserva?
- Quanti km in riserva?
- Guidare con la riserva?
- Ecco alcuni potenziali problemi
- Tanica d’emergenza
- Conclusioni
Indicatore del carburante
Come probabilmente sanno chi viaggia spesso in riserva e si è trovato con il serbatoio completamente vuoto, l’indicatore del carburante non è sempre affidabile al 100%. Una stima approssimativa non è tanto difficile da ottenere, ma richiederà un po’ di calcoli, quindi prepariamoci a fare un po’ di matematica elementare.
Quanto carburante contiene la riserva?
Ad un certo punto si accende la spia della riserva del carburante e l’ansia inizia a crescere ad ogni metro che si percorre. Prima di capire quanti chilometri percorre è importante sapere la capienza totale del serbatoio del nostro veicolo e questo è possibile trovarlo nel manuale di uso e manutenzione.
La maggior parte dei produttori di autovetture in generale dispone di capienti serbatoi e di un’ottima riserva. Ebbene ricordare che non esiste uno standard sulla quantità di litri concessi alla riserva o la distanza che un veicolo debba percorrere dal momento dell’accensione della spia. Ma, la maggior parte prevede tra il 10% e il 15% circa della dimensione complessiva del serbatoio.
Pertanto, non esiste una risposta certa e precisa, perché esistono anche altre variabili in gioco, come la potenza del motore, velocità di percorrenza, pendenza della strada e carico del veicolo. Ma per aiutare a comprendere meglio la questione, ecco alcuni suggerimenti per chi non ha un computer di bordo che verifica nel dettaglio la quantità di litri contenuti e i km rimanenti alla fine del carburante.
Manuali
Innanzitutto, diamo un’occhiata alle specifiche tecniche del veicolo. Questo di solito può essere trovato nel manuale di uso e manutenzione del veicolo, che è possibile scaricare gratuitamente dal nostro sito. All’interno di questo manuale, nella sezione riservata alla tipologia di carburante, vengono riportate le specifiche sulla quantità di litri totale e della riserva.
Nella maggior parte dei veicoli, quando il livello del carburante raggiunge il livello della riserva, un segnale acustico e una spia si accende attirando la nostra attenzione. Da questo momento in poi il serbatoio è quasi vuoto e abbiamo pochi litri di carburante prima che l’auto si spenga.
Quanti km in riserva?
Come abbiamo detto in precedenza non esiste un dato standard per tutti i veicoli, quindi è bene informarsi sul modello di auto da noi guidato. Ma difficilmente la quantità dei litri di riserva scende sotto il 10% del totale. Detto questo possiamo dire che abbiamo all’incirca 4-5 litri di carburante di riserva (minimo). Oltre a questo è quindi possibile utilizzare tali informazioni e con il consumo medio di carburante dell’auto per vedere quanto lontano possiamo andare con la riserva.
Detto questo, tenendo conto dei consumi medi della autovetture e la quantità di litri di riserva, possiamo dire che non appena si accende la spia della riserva la maggior parte delle auto può percorrere tra i 50 e gli 80 chilometri.
Ma per avere un dato certo occorre prendere i litri di riserva del nostro veicolo indicati sul manuale e moltiplicarli per il consumo medio in strada. Ad esempio se la nostra auto ha una riserva di 4 litri e un consumo medio di 18 km a litro, otterremo 4×18=72 che sono i km massimi di riserva.
Guidare con la riserva?
Adesso mettiamo giù la calcolatrice, perché è arrivato il momento di considerare tutti gli aspetti di sicurezza del guidare in riserva.
Premessa, le auto moderne e le pompe di distribuzione dei carburanti hanno numerosi filtri, quindi è difficile pescare sporco dal fondo. Ma non è raro trovare “benzinai furbetti” che rimuovono i filtri per velocizzare i rifornimenti o che le cisterne di stoccaggio siano danneggiati in profondità possa penetrare acqua e sporco.
Tonando a noi, a meno che non siamo persone che amano l’adrenalina e la tensione di guidare in riserva, o crediamo di risparmiare soldi viaggiando con l’auto in riserva, è sempre sconsigliato di guidare con poco carburante.
Ecco alcuni potenziali problemi
La pompa del carburante
La maggior parte delle auto hanno una pompa del carburante elettrica immersa nella parte inferiore del serbatoio del carburante, questo per evitare che si surriscaldi durante il normale funzionamento. Se i livelli di carburante diventano troppo bassi, la pompa viene esposta all’aria e il raffreddamento necessario per mantenerla a temperatura non si verifica correttamente. Questo può portare al guasto della pompa.
Inoltre, sul fondo del serbatoio ci si può accumulare sporco e contaminanti dovuti al tempo, questi verranno risucchiati dalla pompa del carburante quando i livelli sono bassi. Ciò, potrebbero far aumentare i problemi meccanici e malfunzionamenti dell’impianto di alimentazione. Questo avviene soprattutto per coloro che hanno l’abitudine di viaggiare spesso in riserva.
Iniettori
Come avviene per la pompa del carburante, anche gli iniettori e il sistema di alimentazione sono delicati e potrebbero non sopportare un continuo circolare in riserva. Non che questo avviene quando si viaggia di tanto in tanto in riserva, ma se viene fatto con frequenza potremmo riscontrare problemi.
Il motore
Quando i livelli di carburante sono bassi e pochi attimi prima che l’auto resti completamente “a secco”, potrebbe avvenire una mancata accensione di un cilindro e causare il danneggiamento del motore.
Più comunemente, questo danno aumenta soprattutto quando si è a corto di carburante e si spinge al massimo sull’acceleratore. La pompa non è in grado di fornire sufficiente carburante e l’elettronica non riesce ed effettuare un corretto rapporto aria-carburante. Questo provoca uno squilibrio nei cilindri e un surriscaldamento del motore che potrebbero danneggiare il veicolo.
La sicurezza
Adesso mettiamo da parte i problemi che si possono causare all’auto e pensiamo a noi. La sicurezza viene prima di tutto! Rimanere bloccati non è mai sicuro e può essere molto pericoloso se questo avviene in autostrada, in tratti curvilinei e di notte.
L’eccessivo traffico, le alte velocità di percorrenza delle autostrade, i tratti di strada poco illuminati, le gallerie e i conducenti distratti alla guida possono trasformare una imprevisto in una bruttissima giornata. Gli incidenti non sono rari quando le auto rimangono ferme in mezzo alla carreggiata o in tratti con poca visibilità. Su alcune strade non lo consigliamo a nessuno di rimanere a secco,.
La nostra sicurezza e la vita di chi è a bordo con noi, conta più di qualche euro di benzina.
Quindi, facciamoci un grande favore e pianifichiamo in anticipo ogni volta che sali in macchina la quantità di carburante necessario per affrontare la giornata.
Tanica d’emergenza
Tra gli accessori essenziali da avere in auto vi è la tanica di emergenza, tascabile e comoda da tenere nel portabagagli. Il suo costo è di soli pochi euro è può tornare utile per diverse situazioni che si possono presentare. Infatti oltre a contenere ben 8 litri di carburante che ci permettono di percorrere almeno 100 km, possiamo inserire qualsiasi altro tipo di liquido. Acqua per quando si ha un problema all’impianto di raffreddamento o semplicemente per lavare il vetro, le mani o un panno multiuso.
Conclusioni
Ora che abbiamo capito che non appena scatta la riserva abbiamo un’autonomia dai 40 agli 80 chilometri possiamo pianificare le nostre soste.
Con tutte queste informazioni, coloro che soffrono di ansia da autonomia dovrebbero viaggiare con circa metà serbatoio di carburante per essere messi a proprio agio.
L’ultimo consiglio che vogliamo lasciare quando si accende la spia della riserva è mantenere la calma, abbassare la velocità, mantenere i giri del motore medio/bassi e avere una guida costante. Con attenzione e calma, dovemmo essere in grado di arrivare al distributore, finire le commissioni e tornare a casa in tempo.