Guidare una moto in pista è un’esperienza da provare, almeno una volta nella vita. Come la maggior parte della attività sportive, anche in quella motociclistica, esistono delle regole da rispettare. Il comportamento da adottare nei circuiti, oltre alle regole dettate dall’impianto, vi sono quelle di “buona condotta e buon senso“. Questi sono fondamentali per la buona riuscita della giornata e per tenere i motociclisti lontani dai pericoli. Ebbene, se non siamo mai andati in pista, bisogna conoscere le regole principali e i comportamenti da adottare all’interno di un circuito.
Le regole e il buon senso, fanno parte della nostra vita, dentro e fuori la pista. Ovunque andiamo, dobbiamo rispettare dei regolamenti che salvaguardano la nostra sicurezza e quella degli altri. Perché quando si va in un circuito, bisogna sapere che non si tratta di preparare la moto e entrare i pista come dei matti. Perché i circuiti, sono degli spazi dove si possono superare i limiti stradali, ma bisogna sempre rispettando delle direttive che servono a tutelare la nostra sicurezza.
Indice
- Pit lane
- Accedere in pista
- Abbigliamento da indossare
- I servizi
- Questione di settings
- Bandiere, cosa sapere
- Regolamento pista
- Regole del buon senso
- Preoccupazioni dei piloti
- Conclusioni
Attenzione in Pit Lane
Prima ancora di entrare nel vivo del circuito e vedere come prepararsi a correre, bisogna prestare attenzione all’area Pit Lane (sezione dove le moto transitano per rientrare ai box). La velocità all’interno di quest’ultima area, è di solito fissata tra i 50 km/h e gli 80 km/h, dipende dalla grandezza della pista. In questa “sezione di circuito”, non è raro vedere incidenti o investimenti di persone, poiché è facile essere distratti dai passanti o dalle altre moto. Sta di fatto che bisogna prestare attenzione, soprattutto quando le giornate sono caotiche, la zona di rientro ai box. Per fare questo, bisognerà chiarire e distinguere le due aree principali.
- Box: è delimitata da una linea continua (spessa e colorata), che indica l’area che viene utilizzata per fermate brevi o per le dovute manovre di rientro ai box. Teoricamente non si può sostare, ma non è raro vedere moto parcheggiate in questa porzione di spazio.
- Pit-lane: è l’area centrale, adibita al transito limitato delle moto (50/80 km/h). Serve a dividere la pista vera è propria (dove si gareggia), dai box, dando modo ai piloti di uscire dal circuito e di entrare nei box in sicurezza.
Chi può accedere in pista?
Ogni struttura ha un regolamento a se per l’accesso in pista, ma in linea generale dipende dalla tipologia d’uso e grandezza del circuito. Per meglio chiarire, una pista per mini-moto, non prevede particolari restrizioni di età. Mentre in caso di un circuito per auto e moto di grossa cilindrata, di solito non sono ammessi i ragazzi al disotto dei 14 (quattordici) anni. Esistono poi i circuiti di moto-cross, dove i regolamenti sono simili a quelli delle moto stradali. Ma vediamo le linee generali che di solito vengono utilizzate in questi circuiti.
- Non sono ammessi minorenni senza delega di un tutore e devono comunque avere una licenza speciale rilasciata dalla relativa Federazione sportiva;
- Per manifestazioni sportive (gare o prove), bisogna essere muniti di licenza sportiva rilasciata da (FIM, FMI, FIA o motoclub);
- Per prove libere e turismo, spesso viene richiesto il possesso di una patente di guida in corso di validità, ma quasi sempre l’accesso è libero;
- L’entrata in pista è subordinata alla firma, da parte del conducente o tutore (in caso di minorenni), di “esonero di responsabilità” nei confronti della Direzione del circuito.
Quale abbigliamento indossare?
L’ingresso in pista, prevede l’obbligo di indossare un abbigliamento specifico motociclistico. Tra questi è previsto l’uso di casco integrale protettivo, tuta completa (per gare è fatto obbligo in pelle), guanti in pelle, stivali idonei al motociclismo e paraschiena rigido. Nel caso cdi competizioni sportive, vi è richiesto anche un abbigliamento ignifugo.
- Casco: deve essere integro e integrale, con visiera. Non sono ammessi caschi modulari o aperti;
- Tuta: sono consentite tute intere un pezzo, nel caso di gare o prove (in pelle), e due pezzi, per giri turistici o novizi;
- Stivali: prettamente per l’uso motociclistico e devono coprire la caviglia;
- Guanti: in pelle (non tessuto) e devono coprire completamente il polso (quindi di tipo lungo);
- Paraschiena: in molti circuiti è obbligatorio anche per l’uso turistico, altri invece solo in caso di competizioni. L’imbottitura morbida presente in alcune tute, non sono sufficienti, ma devono essere in plastica dura omologata.
- Torace: consigliato l’uso, ma non è obbligatorio.
- Ignifugo: abbigliamento e sottocasco ignifugo, ma solo per le competizioni.
I servizi della pista
Tutte le piste, che siano di moto, kart o minimoto, dispongono di diversi servizi per l’uso comune dei piloti. Tra questi rientra l’uso e distribuzione di acqua potabile e rete di scarico fognario. Queste vengono utilizzate per la pulizia e il lavaggio della moto e degli accessori, come casco e tute. Inoltre nell’area destinata ai “box”, che possono essere coperti e non, è prevista la distribuzione di aria compressa, per la pulizia, la manutenzione e il gonfiaggio dei pneumatici (vedi: pressione pneumatici) .
Diversamente dalle competizioni e dalle gare, in caso di incidente i commissari presenti al bordo pista, non sono dovuti al salvataggio della moto dalla ghiaia e alla loro rimessa in carreggiata. Questo perché, nelle prove libere e nei giri turistici, il numero di commissari è ridotto e non fondamentale da permettere il recupero della moto in caso di uscita fuori strada. Mentre per il pilota in caso di infortuni o indicenti, arriverà sul posto un ambulanza e un medico, che dovranno essere sempre presenti a bordo pista, anche nelle giornate aperte al pubblico per “giri turistici”.
Questione di settaggio
Quando si va in pista si pensa che tutto giri intorno alla velocità massima, ma non è prettamente così. Passare una giornata in pista o anche un solo turno, ha due scopi. Quello di andare veloce in sicurezza, e quello di divertirsi, senza la pressione di vincere una competizione. Si perché, da come si può intuire, l’articolo è rivolto a tutti i motociclisti, appassionati e amatori che vorrebbero fare un giro in un circuito con la propria moto.
A questi ricordiamo che la pista è un luogo dove bisogna arrivare al limite delle proprie capacità, ma senza superarlo con troppa velocità. Per questo in molti eventi aperti al pubblico è fatto divieto di gareggiare, perché cercare di battere il “prossimo”, si rischia di farsi male. In pista la cosa principale di una moto, è il controllo. Un buon settaggio delle impostazioni fa la differenza tra un buon tempo effettuato in “sicurezza” e uno da turismo.
Bandiere, cosa sapere!
Molti pensano che le bandiere utilizzati dai commissari posti al margini della pista non sono importanti. Ebbene, meglio conoscere il significato di tutti i colori per non vedersi cacciati e banditi dal circuito. Il compito dei commissari e delle bandiere, è quello di comunicare con i piloti in caso di pericolo o problema in pista.
- Verde: indica ai piloti che la pista è libera e possiamo goderci il circuito. Di solito viene utilizzata in uscita dai box, dopo incidenti e pericoli vari.
- Gialla (singola): ridurre le velocità, non sorpassare e essere pronti a manovre evasive in caso di pericolo a bordo pista
- Gialla (doppia bandiera): aggiunta alla precedente, segnala che il pericolo ostruisce totalmente o parzialmente la pista;
- Rossa: arresto della sessione, tutti i conducenti devono rientrare ai box, senza sorpassare, arrecare pericolo e pronti ad arrestare la marcia in caso di necessità. Utilizzata di solito in caso di incidenti gravi o pista non praticabile.
- Nera (insieme ad un numero): informa al motociclista di quel numero, che deve fermarsi ai box entro il giro successivo.
- Nera con cerchio Arancio (insieme ad un numero): informa al pilota di quel numero, che la sua moto ha un problema meccanico e deve rientrare ai box al giro successivo;
- Gialla e Rossa (a righe) problemi di aderenza nella prossima curva o tratto, dovuti alla presenza sull’asfalto di liquido, olio o acqua. Bisognerà rallentare, ma non vi è obbligo di rientrare ai box.
- Blu: indica a un pilota che sta per essere sorpassato da un altro conducente che ha una velocità superiore;
- Bianca: indica a un pilota che c’è un altro motociclista più avanti, molto più lento (utilizzata solo in alcuni circuiti);
- Bianca con croce Rossa; presenza di pioggia nel circuito
- Bianca e Nera (insieme ad un numero): informa al conducente di quel numero che sta tenendo un comportamento antisportivo (utilizzata solo in alcuni circuiti europei);
- Scacchi: fine della sessione o della gara
Regolamento di guida in pista
- E’ fatto divieto assoluto sostare o arrestare la marcia in pista (se non in caso di pericolo);
- Osservare il regolamento della direzione gara e bandiere per conoscere variazioni.
- Non è possibile fare scommesse tra i piloti;
- Strano ma vero, non è possibile gareggiare tra i piloti (se non è una gara regolamentata o diversa deroga);
- Sui rettilinei, non è possibile fermarsi e rallentare troppo, per non arrecare pericoli ad altri conducenti;
- Non si può accedere in pista senza silenziatore scarico (marmitta).
Regole del buon senso
Come ben sappiamo, la sicurezza in pista è il fattore principale. Quindi tutti i conducenti di moto, ma anche gli spettatori, devono avere un comportamento consono per non arrecare pericolo ai piloti e ai mezzi di sicurezza. Adesso, vediamo alcune regole dettate dal buon senso, da adottare per non creare pericolo per noi e per chi ci è attorno. Ci sono poi speciali regole, che dal buon senso, passano all’obbligo, ma solo in caso di eventi specifici. Quindi prima di partecipare a un evento organizzato da un’associazione dilettantistica o federazione, verificare i requisiti dell’abbigliamento e di comportamento.
- Guidare in modo: fluido, prevedibile e evitare bruschi cambi di direzione.
- L’ingresso e uscita: dal circuito è consentito solo in un unico punto (sul rettilineo), le altre zone d’uscita sono solo per le emergenze.
- Traiettoria: mantenere una linea di percorso, anche se è sbagliata, evitando cambi di traiettoria
- Alzare mano sx: quando si esce per rientrare ai box o si ha un problema alla moto, si alza la mano sinistra, così da avvisare i piloti che ci seguono che siamo rallentando.
- Specchietti: nastrarli o rimuoverli, per evitare abbagliamenti ai piloti che ci seguono e inoltre per non essere tentati a guardare dietro.
- Illuminazione: i fanali e i riflettori andranno rimossi o coperti con del nastro adesivo. Il fanale posteriore azionato dal freno, non deve essere visibile, il consiglio è scollegare i cavi o rimuovere i fusibili.
- Pneumatici: devono avere un usura del battistrada almeno del 50%.
- Videocamere: le Action-Cam (tipo GoPro) andranno collegate alla moto
Preoccupazioni dei piloti novizi
Spesso i motociclisti non vanno in pista per una serie di motivi e preoccupazioni, tra cui l’essere troppo lento, essere coinvolti in un incidente o ostacolare i piloti più veloci. Ebbene, cerchiamo di fare chiarezza e tranquillizzare tutti gli utenti.
Sono troppo lento?
L’essere troppo lenti è solo mancanza di esperienza, o moto non sufficientemente settata per l’uso in pista. La cosa fondamentale è padroneggiare i propri limiti e spingersi ogni volta, un passo più in avanti. Non si può pretendere di andare in pista e stare al passo di quelli che hanno maggiore esperienza. Anche noi un giorno avremo quella capacità di avere un buon passo. Segui i consigli che abbiamo dato in precedenza sul “buon senso” e non avere paura.
Incidente in pista?
In pista gli incidenti possono succedere, ma anche in strada possono avvenire. Solo che in pista non abbiamo ostacoli come alberi, guard-rail “assassini”, segnaletica verticale presente ai bordi della carreggiata e altri veicoli che possono tagliare la traiettoria di marcia. Essere coinvolti in un incidente è molto raro, la maggior parte succede quando il pilota supera il proprio limite (o quello della moto) e finisce “lungo” nell’erba o nella ghiaia.
Ostacolo i piloti più veloci?
Questa è una preoccupazione che si pongono molti conducenti ai primi giri in pista. Rimuovere gli specchietti serve proprio a non preoccuparsi di quello che succede dietro di noi. La regola è guardare solo avanti a sé, se tutti fanno così, nessuno dovrà preoccuparsi di quello che succede dietro. Inoltre se si rispetta le linee e traiettorie che stiamo percorrendo, chi ha un passo più veloce saprà come superare in sicurezza.
In caso di pioggia?
I circuiti non si fermano durante la pioggia, per questo in caso di prenotazione non otterremo nessun rimborso se non è l’impianto a deciderlo. Per alcuni eventi organizzati da moto-club o federazioni, sono previste speciali garanzie (pagando un extra), tipo “assicurazione pioggia” che prevede il rimborso di una quota parte o tutto, del costo della pista
Conclusioni
Andare in pista è un’emoziono bellissima, da provare almeno una volta nella vita. Non abbiate paura che non è affatto pericoloso ed è possibili accedere con qualsiasi tipologia di moto (chiedere al circuito le giornate di accesso libero). Anche se la nostra moto non è performante e non abbiamo un settaggio ottimale, è sempre meglio sfidare i limiti in pista che in strada. Oltre ad evitare verbali e ritiro della patente, possiamo imparare uno stile di guida più aggressivo in sicurezza.
Il nostro consiglio è di iscriversi ad un moto-club di appassionati, non quelli che lo fanno solo per soldi, ed organizzarsi con loro. Quando si va in gruppi o con federazioni, si ottengono numerosi vantaggi, non solo economici. Quindi non abbiate paura di affrontare il circuito e divertitevi. Perché in fondo, si va in pista per divertimento, non solo per la velocità.