Viaggiare in moto è un’esperienza unica, che unisce di libertà e adrenalina. Ma spesso i motociclisti sottovalutano i pericoli e l’importanza di comunicare. Questo perché, quando si viaggia in gruppo o su strade percorse da altri motociclisti, può essere utile comunicare con loro. Se non vogliamo comunicare, almeno sapere cosa l’altro motociclista ci sta comunicando. Per avvisare gli altri motociclisti o conoscere cosa ci stanno dicendo, è importante conoscere i gesti che indicano pericoli in strada, presenza di polizia o indicare altre informazioni.
Ma andiamo per gradi. Quando i motociclisti sono in strada, usano una serie di segnali con le mani, braccia, piedi e testa, che sono utili a comunicare tra loro. Utilizzano l’intero corpo e i segnali luminosi che ha la moto per comunicare con gli altri utenti della strada.
In questo articolo guideremo attraverso alcuni dei segnali più comuni utilizzati dai motociclisti. Andremo a vedere quelli che si utilizzano quando si incontra un motociclista nell’altra corsia, ma anche quando siamo in un motoraduno e dobbiamo guidare (e segnalare con) la carovana di motociclisti che ci seguono.
Perché utilizzare segnali quando si è in moto?
I motociclisti utilizzano i segnali per diverse ragioni e occasioni. Alcuni segnali servono a segnalare un pericolo, altre un avvertimento e altre ancora semplicemente per salutare. Potremmo dividere i segnali da moto in diverse categorie, che sono:
- Sicurezza: questa è probabilmente la ragione più importante. I segnali che i motociclisti si scambiano sono molto utili per avvertire di pericoli imminenti sulla strada, come detriti, buche, oggetti presenti in carreggiata, o altre condizioni pericolose. Tutte questi avvertimenti, prevengono gli incidenti e garantiscono la sicurezza di noi e degli altri utenti della strada.
- Posto di blocco di polizia: in presenza di autorità di controllo delle strade è buona usanza preavvisare i motociclisti che ci seguono e quelli della corsia opposta. Questo non è per eludere il fermo, ma si evita di effettuare un sorpasso proprio in quel punto, inoltre ci assicuriamo che gli altri utenti non eseguano manovre brusche di frenata. Ricordiamo non siamo tutti uguali e alcuni motociclisti in presenza di polizia possono andare in panico, anche se non hanno nulla che non va.
- Comunicazione di gruppo: quando siamo in file con antri motociclisti sarebbe inutile usare dispositivi acustici (clacson) o luminosi (abbaglianti), non sarebbero visibili a tutta la file. Invece, alzare una mano permetterà a tutti quelli che ci seguono di vederla in modo più chiaro. Questi segnali possono indicare direzioni, fermate imminenti, o anche semplicemente salutare o ringraziare.
- Rispetto delle normative stradali: in alcuni paesi, i segnali manuali con le braccia non solo sono consigliati, ma in alcune condizioni, sono addirittura d’obbligo.
- Cultura motociclistica: Condividere un linguaggio comune sulla strada rafforza il senso di comunità e fratellanza tra i motociclisti. Imparare i segnali significa che fai parte di un mondo fantastico.
Saluto quando si incrocia un motociclista
Il saluto tra motociclisti è un rito quasi sacro, un modo per riconoscere un compagno di strada quando ci si incrocia. Questo segnale in particolare, è quello universale che si utilizza in tutto il mondo. Viene eseguito con la mano sinistra (per ovvie ragioni, non si può usare la destra), consiste generalmente nel formare una “V” con le dita. È un segnale distintivo e affascinante che ha radici storiche, nato nei primi anni ’70, anche se circondato da numerose leggende e interpretazioni.
Alcuni dicono che la “V” rappresenti la pace tra i motociclisti, altri credono che simboleggi l’unione tra la moto e il suo motociclista. Esiste anche una leggenda, di due cavalieri che si incontrano a cavallo e uno di loro fa il segnale per indicare 2, come a dire “sei arrivato secondo”. Qualunque sia il significato, il gesto è ormai diffuso e accettato in tutto il mondo del motociclismo.
Tuttavia, può succedere che non tutti i motociclisti risponderanno al saluto. Se, per esempio, incontriamo un guidatore di una moto che non saluta, non preoccupiamoci. Potrebbe significare che fino a un mese prima guidava un T-Max o un’automobile. Con il tempo, però, molti “nuovi motociclisti” inizieranno a salutare (o si spera), unendosi così alla tradizione e alla comunità dei Biker. Quindi se incontri un altro motociclista sull’altra corsia, non attendere, sii il primo a salutare!
Salutare mentre si esegue un sorpasso
Durante una manovra di accelerazione o sorpasso, quando le mani devono rimanere saldamente sul manubrio, i motociclisti usano un metodo alternativo per salutare: spostano il piede dalla pedana verso l’esterno. Questo segnale permette di mantenere sia la comunicazione con gli altri motociclisti, sia la sicurezza durante la guida, dato che non si è costretti a lasciare il manubrio.
È importante notare che questo gesto non deve essere confuso con il segnale utilizzato per segnalare detriti in carreggiata, che prevede anch’esso un movimento del piede. La differenza sta nella direzione e nel movimento del piede. Nel caso del saluto, il piede viene semplicemente spostato verso l’esterno, in un movimento naturale e non forzato. Per segnalare detriti, invece, il piede viene puntato verso il basso e spesso accompagnato da un movimento ritmico per attirare l’attenzione (di eseguito vedremo quale).
Cenno con la testa
I segnali tradizionali dei motociclisti possono essere sostituiti da un cenno con la testa, soprattutto in contesti urbani. Questo perché, guidando in città, potrebbe diventare stancante passare gran parte del tempo con le mani alzate o con i piedi fuori dalle pedane!
Un semplice movimento in avanti e indietro della testa è il segnale di riconoscimento dei motociclisti. Un po’ come dire, “sei mio fratello“. Il cenno con la testa è diventato un’alternativa popolare al saluto tradizionale con la mano, rendendo la vita un po’ più facile (e divertente!) per i motociclisti in città.
Questo cenno può essere particolarmente utile quando si percorrono strade affollate o durante viaggi di lunga durata, dove la comodità e l’efficienza diventano fondamentali. Oltre a ridurre l’affaticamento, permette al motociclista di mantenere un controllo completo sulla moto, garantendo la massima sicurezza. Ricorda sempre: mentre il rispetto e la comunicazione sono importanti, la sicurezza deve essere sempre la priorità principale.
Il classico lampeggio
Il lampeggio dei fari è uno dei metodi di saluto frequentemente usati dai motociclisti, sebbene sia comunemente riconosciuto anche come un segnale di allerta o pericolo in strada. Di conseguenza, l’utilizzo di tale segnale come saluto è sconsigliato a causa del rischio di malinterpretazione. Se lo facciamo, ad esempio, a un neofita del motociclismo, potrebbe erroneamente pensare che ci sia un pericolo imminente e reagire in modo pericoloso!
Pertanto, sebbene il lampeggio possa sembrare un modo pratico e visibile di salutare, è meglio riservarlo per segnalare pericoli reali sulla strada.
Un altro aspetto da considerare è che in molti paesi, l’uso del lampeggio dei fari per scopi diversi dal segnalare un pericolo o l’attenzione può essere contro la legge. Pertanto, è sempre meglio aderire ai segnali più universalmente accettati e compresi, come quelli a mano o a piedi.
Indicare una prossima sosta
Ecco un ottimo sistema per segnalare la prossima sosta, soprattutto se siamo fuori con altri motociclisti. Consiste nel mettere la freccia e segnalare con la mano il cartello che indica dove sostare, o la prossima uscita, o la prossima area di sosta.
Questo segnale è universale, è viene utilizzato quando si viaggia in gruppo su strade affollate o in condizioni di traffico intenso, dove la freccia potrebbe essere non vista dalla fila di motociclisti. È importante ricordare che la chiarezza e la tempestività, perché sono fondamentali quando si danno queste indicazioni. Assicuriamoci di indicare la sosta con un anticipo sufficiente per permettere a tutti i membri del gruppo di reagire in modo sicuro.
Moto in riserva
Se ci troviamo con la moto in riserva e abbiamo la necessità di effettuare rifornimento di benzina, possiamo segnalarlo con un pollice rivolto verso il serbatoio. Questo semplice segnale indicherà agli altri amici di fermarsi assolutamente alla prossima stazione di servizio per effettuare il rifornimento.
A questo punto, quando vediamo il prossimo cartello “area di servizio” possiamo usare il segnale precedente per comunicare la sosta. Questo segnale è particolarmente importante, in quanto può prevenire situazioni potenzialmente pericolose e svolte improvvise nei distributori. Inoltre darà il tempo ai motociclisti con il passo più veloce, di rallentare in prossimità dell’area di servizio.
Motociclista in riserva
Quando non è il serbatoio che si svuota, ma lo stomaco che chiede il pieno! Un piccolo gesto con la mano in direzione della bocca sarà facilmente comprensibile da tutti. Quindi, quando abbiamo “sete” o fame, un segnale universale può essere un salvavita, permettendo al gruppo di pianificare una sosta per ristoro. Ricordiamo che mantenere un buon livello di idratazione e nutrizione è fondamentale per mantenere la concentrazione e le prestazioni di guida al massimo, soprattutto durante i viaggi più lunghi. Quindi, non esitiamo a usare questo segnale quando ne sentiamo il bisogno.
Pericoli sull’asfalto
Le strade possono essere pericolose per le nostre moto, soprattutto in italia. In caso notiamo perdita di aderenza o della sabbia, olio, brecciolino e altro, è cortese verso chi ci segue segnalarlo facendo strisciare un piede (o entrambi) a terra. Deve essere un movimento ritmico “avanti-indietro”. Il nuovo amico al suo primo giro in moto penserà che vogliamo mostrare gli stivali nuovi di marca, ma questa è un’altra storia. Questo semplice gesto può prevenire incidenti e garantire un viaggio più sicuro per tutti. È importante ricordare che la comunicazione tempestiva e chiara è fondamentale in queste situazioni.
Non solo si tratta di cortesia, ma è anche di un modo per promuovere la sicurezza stradale e la cooperazione tra i motociclisti. Inoltre, è importante essere consapevoli del fatto che diversi tipi di pericoli sulla strada possono richiedere segnali diversi, quindi è utile familiarizzare con una varietà di segnali e quando usarli.
Fare un inversione di marcia
Corri corri, e spesso l’uscita o l’incrocio che dovevamo prendere la saltiamo. A questo punto, la mano verso l’alto e l’indice che ruota ad indicare “Si fa inversione” (questo è sconsigliato in autostrada per ovvie ragioni). Se con voi c’è un principiante, penserà che c’è la Polizia e cercherà di allacciarsi la cintura di sicurezza, pazienza.
Questo segnale è particolarmente utile quando si viaggia in gruppo e si ha bisogno di cambiare direzione rapidamente. È importante notare che fare un’inversione di marcia può essere pericoloso se non eseguito correttamente, quindi è fondamentale assicurarsi che tutti i membri del gruppo siano a conoscenza dell’intenzione di invertire la marcia e che la manovra sia eseguita in modo sicuro.
Conclusioni
La comunicazione è un aspetto fondamentale della vita di un motociclista. I segnali, i gesti e i saluti non solo permettono ai motociclisti di condividere informazioni importanti, ma creano anche un senso di comunità e di rispetto reciproco. Che si tratti di segnalare un pericolo sulla strada, di indicare la necessità di fare rifornimento o semplicemente di salutare un altro motociclista, ogni gesto ha un significato e un valore.
Infine, la comunicazione tra motociclisti è un esempio di come la cortesia e il rispetto possono migliorare l’esperienza di guida per tutti. Quindi, la prossima volta che sali in sella, ricorda l’importanza di questi segnali e fai del tuo meglio per utilizzarli in modo efficace. Buon viaggio e buona strada a tutti!