Superare l’ansia di guidare la moto

motociclista con protezioni

Per un motociclista le moto rappresentano la massima espressione di libertà, ma per altri potrebbe essere una fonte di ansia. La paura di cadere, di farsi male e di essere coinvolti in un indicente può essere così forte da impedire di mettersi in sella ed imparare a guidare una moto. Queste paure le affrontano anche i motociclisti più esperti che possono avere una sorta di “ansia da caduta”o quella da semaforo rosso, dell’attraversamento animali o da pericolo di far male al passeggero. Qualsiasi sia l’ansia da moto, in questo articolo cercheremo di chiarire cos’è la “paura delle due ruote” e come superare tutti questi stati che inquietano la persona.

L’ansia è un’emozione che la persona prova di fronte alla paura che si verifichi una situazione di pericolo o di minaccia, che queste siano reali o immaginarie. Lo scopo dell’ansia, è il preparare ad affrontare il pericolo che la persona ha percepito o previsto.

Non c’è da vergognarsi nell’essere ansiosi: è uno stato d’animo che si prova, come lo è la rabbia, la felicità e la sorpresa. Pensiamo un’attimo a cosa prova un motociclista o un passeggero che torna in sella dopo un grave incidente, questa può essere un’esperienza traumatica. Oppure, ancora, immaginiamo cosa prova chi non ha mai guidato una moto o è stato un passeggero, un vero e proprio esempio di quello che vuol dire” uscire dalla propria zona di comfort“. Adesso, entriamo subito nel dettaglio della questione e vediamo i differenti tipi di ansia e come affrontarla.

Indice


Ansia da conducente o passeggero?

L’ansia del conducente e del passeggero sono simili, ma quelle di quest’ultimo possono essere maggiori.

I motociclisti temono ogni genere di cosa: farsi male, cadere, scivolare in curva o schiantarsi contro un ostacolo.
Ma per il passeggero dobbiamo sapere che oltre alle paure che prova un motociclista, ne andranno aggiunte delle altre, tra cui: il terrore che il conducente non abbia visto l’auto o il pedone che stra attraversando la strada; l’angoscia di non sapere quando si accelera e si frena, può sembrare poco ma non lo è; il timore di non conoscere le capacità di guida del conduttore.

Ci sono tante le ansie che si possono provare, ma in entrambi i casi è una questione di fiducia. Il conducente deve avere fiducia delle proprie capacità o acquisirne con esercizi. Per il passeggero non può fare altro che abbracciare il conducente (o la moto) e fidarsi di lui, sapendo che questo non ha nessuna intenzione di farsi male. Ma vediamo come affrontare queste paure.

Perdere la fiducia

La perdita di fiducia nelle proprie capacità di guida dopo un’indicente è una cosa normale, succede a molti motociclisti della MotoGP figuriamoci a noi comuni mortali. Una caduta in moto, che sia in autostrada o nel viale di casa, può creare dei piccoli traumi nella nostra testa. Uscire feriti da un’incidente, influenza negativamente sul nostro stato mentale e sul modo in cui intendiamo superare la paura. Alcune persone riescono a scrollarsi di dosso un infortunio fisico molto velocemente e risalire in moto non appena possibile. Per altri, invece, anche un lieve infortunio può causare un’innesto di ansia senza fine. Sta a noi prenderci il ​giusto ​tempo per guarire. Una ferita corporea ha bisogno da qualche giorno a diversi mesi di guarigione, questo avviene anche per la nostra testa.

Siamo tutti diversi, fisicamente e mentalmente. Occorre il giusto tempo e la giusta riabilitazione per superare l’infortunio e la paura.

motociclista donna

Prima di rivolgersi ad uno psichiatra (laureato in medica e specializzato in psicologia) o uno psicologo (laureto in psicologia senza specializzazioni) che possono aiutare a sbloccare questa paura, leggiamo l’articolo in ogni sua parte. Una lettura può durare 5 minuti, e ci farà comprendere lo stato in cui ci troviamo e ci insegnerà la tecnica base per superare l’ansia. Mentre una seduta, invece, dura come minimo 30 minuti.

Superare l’ansia da moto

La paura di andare in moto per un passeggero non è affatto semplice da combattere. Non sono solo i principianti o chi non è mai salito in moto ad avere paura, sono tanti i motociclisti che hanno difficoltà a salire come passeggeri dietro un’altra persona. In entrambi i casi, il passeggero non può fare altro che dare fiducia al conducente e affidarsi a lui. Il passeggero, non ha poteri sugli organi di governo e non ha nemmeno responsabilità (legale) in caso di incidente. Ecco la tecnica che molti terapeutici consigliano e che possiamo applicare prima di salire in moto:

  • Dormire e non salire in moto quando si è stanchi;
  • Mangiare leggeri e non eccedere con dolci;
  • Evitare l’alcol e il caffè, perché aumentano la tensione psicofisica;
  • Fare degli esercizi fisici, così da aumentare l’adrenalina e diminuire il nervosismo;
  • Rilassarsi e respirare profondamente;
  • Essere positivi;
  • Parlare e relazionarsi con i motociclisti aiuta a cancellare molte paure infondate.

Ora è il momento di prepararsi a superare l’ansia da moto.

Imparare ad andare in moto

Ogni motociclisti reagisce all‘ansia in modo diverso, ma a quasi tutti, la paura esce fuori quando si è in moto e non prima di salirci. Alcuni la descrivono come una sensazione spiacevole, di sconforto, molto vicino ad un attacco di panico. Si inizia con il dubitare di tutto e tutti, soprattutto sulle capacità che abbiamo nel guidare la moto. L’ansia, delle due ruote coinvolge anche molti scooteristi che sono inesperti e che hanno preso la patente da poco. Il disagio, è così reale che molti preferiscono andare in auto, metro o autobus, piuttosto che salire su una moto o su uno scooter.

viaggio in moto

Imparare a guidare una moto è fondamentale, ma richiedere il giusto tempo. Un appassionato delle due ruote e di bici potrebbe metterci 10 giorni, altri un paio di mesi. In linea di massima la maggior parte delle persone riescono a imparare ad andare in moto in massimo un mese di guida costante. In questo caso non è questione di saper guidare, ma di superare la paura da moto.

Abbigliamento da motociclista

Consigliamo sempre di indossare dell’attrezzatura adeguata al motociclismo, ma questo diventa d’obbligo quando si hanno stati d’ansia. Sappiamo che molti indossano infradito, scarpe aperte e abbigliamento da spiaggia, ma questo è solo un’atto di irresponsabilità verso se stessi. Indossare un corretto abbigliamento, non solo ci proteggerà dagli elementi esterni (vento, acqua, insetti, pietrisco ecc), ma può salvarci la vita. In fondo, questo è ciò per cui gli ingegneri lo hanno progettato. Sapere che l’attrezzatura motociclistica può salvarci la vita e proteggerci dai pericoli esterni, ci farà sentire più sicuri. Per iniziare, possiamo acquistare delle protezioni per gomiti e ginocchi, che sono molto comodi da indossare sull’abbigliamento ordinario.

protezioni

Indossare sempre casco integrale, guanti, stivali, pantalone lungo e giacca tecnica. In fondo, l’ansia non è altro che prepararsi al pericolo, e i motociclisti lo fanno con le giuste protezione.

Esercitarsi in un posto sicuro

Sconfiggere l’ansia di guidare una moto è soprattutto questione di esperienza. Spaventa quello che non si conosce e tutto ciò che è nuovo. Il consiglio che diamo a chi non ha molta esperienza è esercitarsi in un luogo sicuro e lontano dal traffico. Andiamo da soli senza amici e conoscenti, così avremo il tempo di riflettere sui nostri sbagli e provare a passarci su

Effettuare le manovre lente, quelle di parcheggio, di svolta e di inversione a U. L’inversione di marcia in spazi stretti è la manovra più difficile, perché occorre avere un giusto mix di equilibrio, bilanciamento frizione, freno e acceleratore. All’inizio è meno rischioso utilizzare il freno posteriore, perché più docile e controllabile, quello anteriore lasciamo per un secondo momento.

Guidare in difesa

Aspettiamoci ogni tipo di pericolo e sorpresa, non con ansia, ma con preparazione ad ogni evenienza. Impariamo a tenere un paio di dita sulla leva del freno, questo in una frenata di emergenza farà la differenza. Infatti, occorre sapere che il tempo medio di reazione di una persona quando avvista un pericolo è di 1,1 secondi. Sembra poco, ma per comprendere cosa avviene in questo lasso di tempo, dobbiamo sapere che:
– se viaggiamo a 50 km/h percorriamo 15,5 metri al secondo,
a 100 km/h percorriamo 31 metri al secondo.

Quindi, tra il momento di percezione del pericolo al momento in cui iniziamo a frenare, percorriamo una ventina di metri (dipeso dalla velocità). Se abbiamo già un paio di dita sulla leva del freno, possiamo anticipare la frenata di un 0,2/0,3 secondi.

Questo vuol dire, che se abbiamo le mani sulla leva del freno, passeranno 12 metri prima di iniziare a frenare e non 15, 5 metri. Quei tre metri, possono fare la differenza tra il fermarsi un metro prima dell’impatto o prendere l’ostacolo in pieno. Questo concetto è fondamentale, perché solo comprendendo i pericoli e come limitare i danni, noi possiamo combattere e sconfiggere l’ansia da moto.

Conosci il nemico

La maggiore parte delle persone che hanno paura e perché spingono il pensiero troppo in avanti, temendo quel futuro che probabilmente non arriverà mai. Ogni volta che saliamo dobbiamo stare in constante equilibrio, quindi abbiamo il 50% di probabilità di cadere e il 50 % no. Adesso, pensare o non pensare non cambierà questa percentuale, quello che farà la differenza è solo l’esperienza.

Se l’ansia, la paura e l’incertezza sono il nemico da combattere, allora forse dobbiamo solo ridurla. Inizia guardando video-tour di motociclisti su YouTube, questo ci aiuta a percepire cos’è la moto. Chiedi ai motociclisti se hanno paura delle moto, molti risponderanno di si, ma non per questo abbandonano la moto. Facciamoci guidare da questo fantastico, strano e meraviglioso mondo chiamato motociclismo.

Quando tempo occorre per combattere l’ansia di andare in moto?

Ogni motociclista è diverso. Per molti la paura di andare in moto è diminuita con il migliorare delle capacità di guida. Non è uno stato d’animo che si combatte in un secondo, ma serve un lavoro costante e duraturo. Dopo ogni nuova esperienza che facciamo e che si presenta durante le giornate, come: pioggia, freddo, traffico e autostrada. Man mano che le capacità di guida migliorano, l’ansia diventerà solo un brutto ricordo.

Gestire la paura

Esercitarsi, esercitarsi e esercitarsi, ci aiuterà a migliorare la sicurezza e a ridurre l’ansia. Tuttavia, occorre imparare a gestire la paura perché questa ci tiene lontana dai pericoli. Se ci sentiamo colpiti dall’ansia fermiamo la moto, facciamo 4 respiri profondi, trattenendo l’aria in questo modo:

  1. ispiriamo, tratteniamo per 2 secondi e poi espiriamo buttando fuori l’aria (con l’ansia)
  2. ispiriamo, tratteniamo per 3 secondi e poi fuori l’aria
  3. ispiriamo, tratteniamo per 4 secondi e poi espiriamo
  4. ispiriamo, tratteniamo per 5 secondi e poi fuori tutta l’ansia

Possiamo aumentare i tempi di pausa in cui tratteniamo l’aria fin quando l’ansia non si abbassa. Può aiutare concentrando il pensiero su aspetti positivi del viaggio in moto, su come è bello vedere il panorama da dietro a una visiera e tanto altro. Rimanere concentrati sul respiro e sulla tecnica che stiamo utilizzando è il metodo migliore per gestire la paura.

Motivazione

In ultimo, ma forse è la prima cosa che dobbiamo fare è, motivarci. La sensazione di scivolare, di cadere o di fare un incidente è tanta, ma occorre superarla. Con la giusta motivazione personale e anche con qualche pianto che è liberatorio, dobbiamo sorpassare l’ansia e lasciarla dietro di noi. È facile dire: “se una persona è spaventata così tanto da farsi venire l’ansia, allora il motociclismo non fa per lui”. Questo è sbagliato!

Dobbiamo convincerci che le due ruote fanno per noi e che la ricompensa di abbandonare l’ansia ne sarà valsa la pena. Ripetiamoci che noi possiamo farcela, che dopo aver superato questo ci prenderemo un bel dolce come premio (o qualsiasi altra cosa ci piaccia). Alla fine del percorso, andrà bene avere ancora un po’ di paura, ma questa non sarà più un freno. Continuiamo a provarci, magari possiamo leggere gli articoli: “imparare a guidare una moto“, oppure “guidare in inverno” e impariamo cos’è “l’aquaplaning“.

Conclusioni

Quando realizziamo che abbiamo temuto la moto per nulla, l’ansia sarà solo un brutto ricordo. E’ arrivato il monto di festeggiare con gli amici motociclisti questo piccolo traguardo, e chi sa’ forse il prossimo passo potrebbe essere “guidare la moto in pista“.

Questo piccolo festeggiamento ci consentirà di rimanere nel giusto stato d’animo e saremo più disposto ad affrontare le nostre paure.