Il 24 settembre 2010, Rocky Robinson ha stabilito il record mondiale di velocità su una moto a reazione, raggiungendo la strabiliante velocità di 605,7 km/h. Si tratta di uno dei record più impressionati nella storia della velocità su due ruote. L’evento si è tenuto sul lago salato di Boneville, nello Utah (USA).
Guidando una moto a reazione, chiamata “Top Oil-Ack Attack“, Robinson ha superato il record precedente di 605,69 km/h, detenuto dal pilota di motociclette giapponese Ryuji Tsuruta dal 1996.
Il lago salato di Bonneville, situato nello Utah occidentale, è da molto tempo una meta per i piloti di moto che cercano di stabilire nuovi record di velocità. Grazie alla sua superficie estremamente piana e priva di ostacoli, Bonneville è considerato uno dei luoghi più sicuri per tentare di rompere la barriera dei 600 km/h.
La moto
Per iniziare, è importante comprendere la natura del record stabilito da questa fantastica moto, la “Top Oil-Ack Attack”. Questa moto è stata progettata e costruita specificamente per stabilire un nuovo record di velocità terrestre su due ruote, e il suo design riflette questo obiettivo. La moto pesa 1.542 kg e ha una lunghezza di 7,9 metri, ed è completamente carenata. Questo significa che il pilota è completamente avvolto all’interno della struttura aerodinamica, così da ridurre al minimo la resistenza dell’aria.
La moto è alimentata da due motori a turbina a gas Rolls-Royce, che producono una potenza combinata di circa 10.000 cavalli. I motori sono dei J35-48 di origine militare, quelli che equipaggiano i jet della Air Force degli Stati Uniti d’America.
Come hanno fatto?
Per ottenere la massima velocità sulla moto, Robinson ha dovuto superare una serie di sfide tecniche e fisiche. Innanzitutto, la moto doveva essere guidata con estrema precisione per evitare oscillazioni o slittamento sulla superficie del lago salato. Anche se questo luogo ha la caratteristica di essere liscio e privo di ostacoli, ha un minore grado di attrito rispetto all’asfalto.
In secondo luogo, Robinson ha dovuto sopportare forze gravitazionali estreme durante l’accelerazione, che secondo i dati accelerometrici, hanno raggiunto i 4 G. In ultimo, la temperatura all’interno della cabina di guida della moto poteva superare i 60 gradi, mettendo a dura prova il fisico del pilota.
Nonostante queste sfide, Robinson è riuscito a raggiungere la velocità massima di 605,7 km/h, stabilendo un nuovo record mondiale e dimostrando la sua abilità e la sua determinazione. Il record di Robinson è ancora oggi il record mondiale ufficiale per la velocità su una moto a reazione.
Il progetto
Ma il record di Robinson non è stato solo un’impresa individuale. La Top Oil-Ack Attack è stata progettata e costruita da un team di ingegneri e tecnici altamente qualificati, che hanno lavorato duramente per assicurarsi che la moto fosse il più veloce e sicura possibile. La sfida di stabilire un nuovo record di velocità su una moto a reazione ha attirato l’attenzione del mondo intero, attirando sponsor e appassionati di tutto il mondo.
Il record di Robinson è stato anche un risultato della continua evoluzione della tecnologia delle moto a reazione. Negli ultimi decenni, i progressi nella progettazione dei motori, dei materiali e della tecnologia aerospaziale hanno permesso di costruire moto sempre più veloci e sicure. Il record di Robinson dimostra che l’innovazione il cui obiettivo è superare le barriere tecnologiche e spingere gli esseri umani sempre più lontano.
Curiosità
Una curiosità interessante riguarda il nome “Top Oil-Ack Attack”. Si tratta di un gioco di parole con “Top Fuel Dragster”, che è un tipo di auto da corsa ad alta velocità alimentata da carburante speciale. “Oil-Ack” si riferisce al fatto che la moto è alimentata da motori a turbina a gas, che consumano cherosene (olio di paraffina) . Inoltre, il nome gioca sul concetto di un “attacco” alla velocità, che è l’obiettivo principale della moto.
Sicurezza
Alcuni hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle moto a reazione e alle possibili conseguenze negative per l’ambiente. Altri hanno criticato la cultura dell’adrenalina e del rischio che circonda le corse di moto ad alta velocità, affermando che tali imprese sono irresponsabili e potenzialmente pericolose per la vita umana.
Nonostante queste preoccupazioni, il record di Robinson rappresenta ancora oggi un’impresa di straordinaria determinazione e coraggio. La sfida di superare i limiti della velocità umana rimane una delle forze trainanti per molti piloti e ingegneri in tutto il mondo, e il record di Robinson continua a ispirare nuove generazioni di appassionati di moto e tecnologia.
Conclusione
La velocità massima raggiunta da Rocky Robinson sulla sua moto a reazione “Top Oil-Ack Attack” nel 2010 rimane un risultato impressionante e un record mondiale ufficiale tuttora imbattuto. La sfida di superare i limiti della velocità umana e della tecnologia delle moto a reazione continua a spingere gli esseri umani sempre più lontano, e il record di Robinson rappresenta un momento significativo nella storia delle corse di moto ad alta velocità.
Tuttavia, è importante considerare anche le preoccupazioni legate alla sicurezza e alla sostenibilità ambientale delle moto a reazione, e continuare a cercare soluzioni innovative e responsabili per affrontare questi problemi.
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